Espressione adatta per una persona che pensa sempre a cosa mangiare o bere, spesso usata per descrivere qualcuno un po' pantofolaio.
Guarda Toni là in angolo: sempre col bicchiere in mano, el xe proprio un 'magna e bevi'!
Espressione scherzosa per prendere in giro qualcuno che si comporta da sapientone o presuntuoso, come se fosse di nobile nascita.
Ehi Marco, guarda che non sei il fiol de boto de 'sto paese solo perché hai vinto a calcetto una volta!
Usato scherzosamente per descrivere qualcuno che trascorre troppo tempo senza far nulla di produttivo, come 'perdere tempo' o 'bighellonare'.
Ma te volete sempre ndar a patate in giardin invece de dar na man a casa?
Esclamazione utilizzata per dire a qualcuno di smettere di esagerare o fare storie inutili, come se stesse trascinando un prosciutto senza motivo.
Beppe continua a lamentarsi che non trova parcheggio vicino al bar. 'Va in mona de strassinar prosciutti', chi ciaminà cinque minuti!'
Espressione usata quando ci si ritira da una situazione scomoda, simile al togliersi un asino di dosso.
Alla fine della discussione accesa al bar, ho deciso che era meglio cavar el musso e andarmene prima che la cosa degenerasse.
Espressione veneta che indica sudare copiosamente, comparato al lavoro del menon (mugnaio) nelle giornate estive.
Dopo aver tagliato l'erba in giardino sotto al sole, ghe suaro come un menon!
Termine usato per descrivere qualcosa di completamente fuori moda, obsoleto o semplicemente vecchio. Spesso utilizzato per persone che non seguono le tendenze moderne.
Guarda quel baeoe del mio zio col cellulare a conchiglia, perfino i piccioni lo prendono in giro!
Significa rimanere indietro o farsi mettere i piedi in testa, spesso usato per descrivere qualcuno che si lascia sopraffare dalle situazioni.
Ma Luca, ogni volta che parli con lei te fasi sempre el tappeto! Tira fora un po' de coraggio, dai che go saia!
Termine utilizzato per descrivere qualcuno che cammina in modo strambo, come se avesse le gambe molli o 'morbide', magari dopo aver esagerato con il vino.
Dopo tre bicchieri di prosecco, Luca sembrava proprio sciancà quando tornava al tavolo!
Usato per indicare una persona che cerca sempre di far colpo senza riuscirci, un po' come voler riattivare delle vecchie scarpe con un caricabatterie.
El se credeva figo co quel completo, ma ghe mancava solo el 'carica-scaparii' per farla giusta!
Espressione usata per descrivere quando qualcuno prende il comando o si intromette un po' troppo, tipo quando la nonna ti guida anche nel fare il sugo!
Ma moła Claudia, sempre a darme el pilota quando bevo un goto coi amici!
Un'espressione onnipresente nel Veneto usata per esprimere un dubbio universale o una convinzione incerta, tipica di quando non si ha proprio idea di che pesci prendere.
Ma ti ghe capi se quea macchina l'è mia? Boh, se sa no!
Mettere il naso in qualcosa, immischiarsi.
Non pescareci dentro, lascia che risolvano i loro problemi da soli.
Espressione veneta per indicare una situazione caotica o un grande disordine, spesso usata con tono blando per sdrammatizzare.
Quando sono entrato in ufficio e ho visto tutte quelle carte per terra, ho pensato: 'Casso de rebalton che xe qui oggi!'
Espressione veneta usata per descrivere qualcuno che si riempie di alcol o cibo senza ritegno, come un asino libero nella stalla degli spaghetti.
Ieri sera a cena da Giorgio mi son copà come el musso, no riesco neanche a muoverme stamattina!
Indica una persona che si spaventa facilmente o è sempre in ansia per qualcosa di insignificante.
Ma dai Gina, sei proprio una cagaice! È solo un gatto nero, mica fa le magie!
Espressione usata per dire che qualcuno è talmente pigro che non si alza mai dalla sedia.
Ma te tiansé proprio sempre lì fermo? Te par un altro che brusa la carega!
Espressione usata per descrivere l'atto di convincere qualcuno, con abilità persuasiva notevole, a comprare qualcosa di discutibile valore.
Semo andati al mercato e quel furbo el me ga venduo 'na pentola vecia come se fosse d'oro... m'ha proprio venderghe a toque!
Espressione utilizzata per indicare una persona tirchia, uno che non spende un soldo neanche sotto tortura.
Ma guarda quel Ciò, chelo radin! S'è fatto piovere addosso piuttosto che comprare un ombrello!
Tipicalmente veneta, questa espressione indica una filosofia di vita incentrata sul godersi buon cibo e vino senza pensieri.
Dai su, vieni alla festa sabato, se magnemo e bevìmo come no ghe fusse un domàn!
Espressione usata per descrivere una persona di vecchia scuola, che tende a fare le cose alla maniera tradizionale.
Non preoccuparti se non ha risposto al tuo messaggio: Giorgio è un po' vecchio stampo, preferisce gli squilli!
Persona che mangia come se fosse l'ultima cena, accumulando cibo senza misura, un po' come un bidone che non si riempie mai.
Ma guarda quel panzavarol di Michele, ha già finito tre piatti di pasta e cerca ancora mangime!
Abbreviazione di 'aspetta', usata per dire a qualcuno di darsi una calmata.
Oh, speta un attimo che no go ancora finìo de magnar sta pizza!
Modo di dire usato per invitare qualcuno a finire il caffè rapidamente, spesso senza troppo cerimoniale.
Dai, bevilo in un fià che ai ze mezogiorno e me parte buso!
Espressione scherzosa usata per indicare qualcuno che cerca di giustificare un errore come una necessità inevitabile, proprio come dire 'stava facendo il vino' quando si rovescia qualcosa.
Quando Gigi ha rotto quel vaso in cristallo e ha detto 'spasemo far el vin', sapevamo tutti che cercava solo di salvarsi la pelle!
Espressione veneta per indicare una persona presuntuosa ma priva di sostanza, tipo un pallone gonfiato.
Non stare a dare retta a quel Toni de cartòn, si vanta sempre delle sue imprese ma non ha mai combinato nulla!
Modo veneto per dire che qualcuno è una completa nullità o molto noioso.
Ma cosa ci vai a fare a parlare con Gigio? El xe fòrto de latte, semper co sta roba straca!
Modo di dire veneto per indicare quando qualcuno va in cerca di guai o si comporta in modo temerario.
Gianni sta andando a bacchette con quella macchina vecchia; prima o poi lo vedi piantato lungo la strada!
Espressione usata per descrivere un matrimonio particolarmente caotico e confuso, dove regna il disordine.
Al matrimonio di Luca siamo finiti a ballare sui tavoli: un vero sbrodegòo!
Espressione simpatica usata per definire chi beve quantità incredibili di alcolici, paragonandolo a un tasso.
Ieri sera Gianni era in marciapiede a cantare la canzone di Sanremo dopo aver bevuto come un tajasso!
Espressione usata quando il caldo è insopportabile, paragonandolo al calore di una salsiccia fritta appena sfornata.
Varda su sta piasseta, xe caldo come 'na luganega frita, me par de squagliarme!
Espressione ironica per dire a qualcuno di prendersi una bella pausa o rilassarsi dopo tanto stress, spesso usata in modo divertente tra amici.
Dopo tutto sto lavoro massacrante, ti auguro un bel can pare e goditi na bea ombra nel baretto!
Si riferisce a qualcuno che spende tanti soldi in cose alla moda per sembrare sempre al passo coi tempi.
El Gino s'è comprà el novo smartphone, 'na schei da moderni proprio.
Nel dialetto veneto, si usa ironicamente per indicare qualcuno che ha mangiato come un vitello, quindi è decisamente ben pasciuto.
Dopo il pranzo di Natale, el Giovanni era proprio un magarino: no ghe xe più gnente in tavola!
Usato per descrivere un giovane che va matto per l'abbigliamento firmato e spende tutto in accessori alla moda.
Varda quel paninaro là, ogni volta al bar sembra una sfilata de moda!
Letteralmente 'mettere una toppa', ma in Veneto si usa quando si cerca di risolvere un problema peggiorandolo.
El so tentativo de riparar la suola rotta del scarpòn gà finìo col far el tacòn: adesso ghe manca la metà!
Espressione veneziana che descrive una persona ostinata come un pennello incastrato nella vernice secca, incapace di cambiare idea.
Luca è proprio un toso de penello, anche davanti all'evidenza non molla mai le sue idee vecchie.
Un'esclamazione veneta che si usa quando qualcosa non va come pianificato, un po' come dire 'accidenti!' ma con più enfasi.
Tegamarà che giornata! Prima la macchina non parte e adesso mi tocca pure prendere l'autobus!
In dialetto veneziano, chiacchierare a lungo senza dire nulla di importante.
Dai Gina, basta 'sta ciàcola, sembra che parli solo per far aria!
Letteralmente 'chiacchierare del tempo'. È un modo di dire per definire qualcuno che fa discorsi inutili o parla tanto senza concludere nulla.
Giorgio, basta ciacolàr del tenpo e dimmi se vieni alla festa domani!
Termine veneto per indicare i soldi, spesso usato in contesti dove si sottolinea l'interesse per il denaro.
Stasera vado a lavorare al bar, così mi faccio un po' de schei per il weekend.
Espressione veneta per indicare il dover rimediare a una brutta figura o situazione imbarazzante, spesso causata dall'alcol la sera prima.
Dopo quello che ho detto alla festa, devo proprio recuperare el musso con Anna lunedì in ufficio.
Gergalmente significa superare un ostacolo con facilità, di solito riferito a situazioni complicate o tensioni sociali.
Quando la nonna ti mette davanti il piatto di bigoli dopo che hai detto di essere a dieta... ciavare via le barriere diventa un'arte!
E' un modo veneto per dire di essere calmo e pacato, come quando ti stai rilassando con un bicchiere di vino.
Oh bela tosi, stattin in bresa che ghe gavemo ancora tempo prima del concert!
Espressione veneta per indicare un oggetto costoso o di lusso, quasi come valesse il suo peso in soldi!
Te ga visto quel machio novo? El costa schei de zènta, mi ghe metto un anno a risparmiar!
Espressione veneta per indicare qualcuno che fa il broncio o è di cattivo umore.
Cosa ghe xe, te fasi sempre el musso perché la tua squadra ga perso?
Imperdibile verbo veneto che indica l'atto di scatenarsi ballando e cantando in un concerto, fino quasi a perdere i sensi dalla gioia.
Ieri sera al concerto dei Pitura Freska abbiamo sbranzolà finché no gavevimo più voce!
Espressione veneta usata per indicare una persona che si comporta come se fosse sempre il capo, anche quando non lo è.
Marco è proprio un paron de casa, al bar stasera dava ordini a tutti come se fosse il sindaco del quartiere.
Espressione che sottolinea un atteggiamento orientato solo a fare soldi, tipico del veneto con il culto dei 'schei'.
Da quando ha aperto la sua azienda, el Luca l'è sempre in schei-mode, non ha più tempo neanche per el spritz!
Termine veneto per indicare qualcuno che evita le responsabilità o si tira sempre indietro.
Marco doveva aiutarmi col trasloco, ma è sempre il solito scàpo!
Espressione veneta usata per fermare un attimo qualcuno e raccontargli una cosa incredibile (spesso gonfiando i dettagli).
Fermo tutto! Speta che te conto come el me gattin ha vinto la gara de salto su Facebook oggi!
Descrive una situazione quando qualcuno è molto nervoso al punto da far rumore col sedere sulla sedia per l'agitazione.
Michele ghe sbrega el careghin ogni volta che deve parlare con la suocera!
Espressione usata per descrivere qualcuno che mangia in maniera vorace e senza freni, assimilabile a una mietitrebbia che fa piazza pulita nei campi.
Ma te son proprio un magnar come na mietitrebbia, hai spazzolà via tutta la tovala in cinque minuti!
Espressione veneta usata per chiedere cosa sta succedendo o cosa stia combinando qualcuno in modo scherzoso.
Gigi arriva tutto sudato con una sedia sulla testa: 'Cossa te fae, faglia? Vai a far ginnastica col mobilio adesso?'
Espressione usata per indicare una persona un po' rustica e genuinamente veneta, tipica della zona di Rovigo.
Non ti preoccupare se arriva in ritardo: è una vera polesana, prima finisce il prosecco poi tutto il resto!
Esclamazione veneziana che si usa per invidiare bonariamente la fortuna altrui con un filo di ironia.
Hai vinto un weekend alle terme? Beata te, io sono bloccato a guardare Netflix col gatto!
Termine veneto per dire che qualcosa si è rotto o non funziona più come dovrebbe.
Ghe credo che el televisòr no va: s'è sciopà tuto col temporale de ieri sera!
Nella periferia veneta, indica ripetere le stesse cose fino all'esasperazione, come un vecchio disco rotto.
Basta co 'sto discorso! Te ghe proprio rotto i cogheteri con 'ste storie de vacanza!
Usato per indicare il mangiare con gusto e foga, come se si sbranasse una pietanza.
Gianni oggi a pranzo ha sgagnato sette tramezzini, sembrava non mangiasse da giorni!
In veneto, 'molon' si riferisce a una persona che non capisce facilmente o è lentamente nel cogliere le cose, insomma, un po' tonto.
Luca s'è messo due ore a capire la battuta... el xe proprio un molon!
Usato per descrivere uno studente che elude il lavoro universitario preferendo le birrette con gli amici al bar.
Sta sera no posso venire a sentar schei perché ghe è la scansiada de turno e ciapemo na ciacola co do oci boni in centro!
Espressione veneta per indicare chi si crede importante, ma la sua rilevanza è pari a zero.
Varda quel che se sente i campanei solo perché ghe ga salutà er sindaco al bar!
Espressione veneta per indicare che qualcosa sta andando proprio a rotoli, una situazione che sta 'marcendo'.
Ghe spetemo tuto el giorno e gnanca vèn? Sta reunion xe proprio maronega!
Si dice quando qualcuno fa lo spaccone, ma senza avere il coraggio di affrontare veramente la situazione. Come se restasse dietro casa a guardare dalla ringhiera.
Marco continua a vantarsi davanti alla ringhiera, ma poi non viene mai con noi in discoteca!
Usato per indicare una persona che parla troppo e senza filtro, simile a un fiume in piena.
Oh Toni, te pol tacar 'al musso? Sei un vero sbrodolo stamattina!
Esclamazione scherzosa usata per dire a qualcuno di darsi una mossa, letteralmente 'prenditi la pialla'.
Dài Marco, ciàpati la caìga e finisci quel lavoro prima di domani!
Intercalare veneto usato per richiamare l'attenzione o enfatizzare una frase. È come dire 'guarda!' con un pizzico di colore locale.
Ciò, vieni qua a vedere questa roba, te par che sìa normale?
Un modo veneziano per indicare qualcuno che è costantemente di cattivo umore, come se avesse sempre la luna storta.
Gianni stamattina era un scheo ignorante, non mi ha nemmeno risposto quando l'ho salutato al bar!
Tipico termine veneto per identificare una persona che parla tanto, spesso a sproposito.
Oh Giovanni, sempre il solito ciacolòn, non lasci parlare neanche i passeri sull'albero!
Frase ironica usata quando qualcuno si autogiustifica goffamente, come per dire 'mi spiace se ho colpito un nervo scoperto'.
Mario rompe una sedia mentre gioca a carte e dice: 'Scusa me se son fio de mamma! Sempre colpa mia!'
Quando qualcuno, magari storto un po' dopo una serata brava o il pranzo di Natale, decide di affiancare qualcuno mentre cammina barcollando.
Varda quel là che el se ghe fa 'l fianchèto anca col lampione!
Modo scherzoso per riferirsi a un oggetto inutile che si trova sempre in mezzo ai piedi.
Ma chi gà messo queo gno apendice sul tavolo? No penso che ghe sia bisogno de 'sto robo qua!
Detto usato per descrivere una persona che non smette mai di parlare, come se avesse un flusso infinito di parole.
Ieri sera al bar, Luca era un vero fiume in piena: ci ha raccontato tutta la sua vita senza prendere fiato!
Tipico invito veneto per una chiacchierata tra amici, spesso accompagnato dalla proposta di un'ombra (un bicchiere di vino).
Dai Toni, vien qua fora a farte na ciacara che xé da paura sta storia nova!
Espressione veneta per indicare quando vuoi che qualcuno smetta di fare il furbetto e torni con i piedi per terra.
Marco continua a vantarsi di quel vecchio macinino come se fosse una Ferrari! Dighe de farlo andar in saonara una volta per tuto!
Modo veneto per dire 'dai una mano', spesso usato con tono scherzoso o sarcastico.
Dai, sgionfa su st'anstraeon prima che me venga un colpo!
Usato per descrivere una persona che diffonde pettegolezzi come se sussurrasse all'orecchio di tutti.
La Giulia? Che te lo dico a fare, la xe sempre pronta a far el bisbigio su tutto e tutti!
Tipico termine veneziano per indicare un pettegolezzo o chiacchiera fatta a voce bassa per non farsi sentire da tutti.
El ga detto che la Maria ga contà una scuseta su de ti alla festa, el te sa sora?
Espressione veneta per descrivere qualcuno che si sente al top dopo un paio di bianchetti.
Dopo la terza ombra, Toni era un vero omo de osto e raccontava storie incredibili sul suo passato da campione di bocce.
Esclamazione veneta utilizzata per chiedere il permesso o giustificarsi in una situazione scomoda, spesso con ironia.
Ghe-dogàna se son rivà tardi alla festa, ma ghe xe stramucà la macchina del vecio in mezo alla strada!
Espressione che significa mettersi in una situazione complicata o incasinarsi, come avere troppi treni da gestire.
Mi gavè compro tropa roba al mercato e adesso se ghemo na brazà di treni per portarla a casa!
Espressione usata quando fa un freddo cane, tanto da pensare che solo un orso potrebbe sopravvivere.
Ma cos'è sta roba stamattina? Ciapo l'orso fuori! Me metto quattro strati de felpe!
Espressione veneziana che significa perdere il controllo o andare fuori di testa, sia per emozioni forti che per situazioni inaspettate.
Quando ha visto la sua ex col nuovo ragazzo, el me ga dito: 'Ho ciapà el coco e go fato una scenata a teatro!'
Usato per indicare una persona che si fa troppe preoccupazioni o pesa ogni parola detta dagli altri.
Marco, ma gheto visto Elia? Xe proprio un pesacancói, sempre a preoccuparse de tuto quel che disemo!
Espressione ironica usata per indicare che qualcuno finge di essere informato, ma in realtà non sa niente.
Mario parla sempre come se sapesse tutto, ma secondo mi el ga solo e figure del giornal!
Espressione affettuosa per descrivere chi si muove con estrema lentezza, tipico di chi ha appena finito un pranzo di matrimonio.
Dopo il pranzo coi noni, Marco sembrava un pansa de lumacòn sul divano.
Usato per descrivere qualcuno che si fa prendere dal panico senza motivo reale, come se ogni piccola cosa fosse una crisi.
Mario, te ga vuto el criso parché no ghemo ancora il WiFi funzionante? Sta calmo che 'l tècnico riva fra un' ora!
Termine veneto per indicare una persona che se la prende con facilità, facilmente irritabile o offesa.
Bepi, calmate co sta storia del parcheggio, te si proprio un bagigiàro oggi!
Espressione veneta per descrivere qualcuno che si avventa con ingordigia su qualcosa, specialmente a tavola.
Mamma mia, al ristorante ieri sera Toni ghemo visto far el piranha sul buffet del pesce, no' è restà manco le lische!
Espressione usata a Padova per evidenziare sarcasmo, solitamente quando qualcosa è spiacevole o fastidioso.
Ma davvero? Mi hanno sporcato tutta la macchina con il fango? Che gusto!
Espressione metaforica per dire di farsi un giro senza scopo specifico, a zonzo, come durante una visita noiosa.
Cosa fai oggi pomeriggio? Ah niente, vado al centro e me ne vado in giro tipo 'andar al museo'.
Muovere la lingua più veloce del cervello; il tipico passatempo veneto di diffondere pettegolezzi.
Maria è sempre in piazza a ciacolàr dei fatti degli altri, sa più lei delle notizie locali del telegiornale!
Espressione veneta che si usa per descrivere una persona che mangia con molta voracità, quasi come un uccello rapace.
Giorgio ieri sera ha magnà come un par de oci alla cena di famiglia, non è rimasto più neanche un radicchio!
Espressione veneziana per dire che qualcuno ha preso una cantonata o ha capito tutto storto.
El Marco te gh'ha dito che el xe un galantom? Va' là, t'ha proprio ciapà na curtivazione!
Utilizzato a Padova per esprimere stupore quando vedono una giornata insolitamente calda in inverno o subito dopo la pioggia.
Mario guarda fuori dalla finestra e esclama: 'Ciò, che sole elo! A casa fa più caldo de un forno!'
Usato quando qualcuno si impegna così tanto in un lavoro fisico o emotivo da sembrare che rischi di strapparsi i lati, come se fosse una tenda troppo tirata.
Mario ghe dà talmente forte co' sti esami che par quasi che se gàri via il fianco!
Verbo veneto che significa 'ubriacarsi'. Di solito si usa per indicare qualcuno che ha alzato un po' troppo il gomito.
Ieri sera Luca se gà ciucà come na fragola, no lo so come l'è rivà a casa!
Modo veneto per dire che qualcuno esagera o trova soluzioni ingarbugliate per un problema semplice.
Ugo, par risolver il problema del computer, te me pari che la ciapi proprio larga!
Nell'ampio mondo del veneto, è l'equivalente di un rompiballe che sta sempre fra i piedi, proprio come una scatola ingombrante.
Luca, me par che te sia proprio un scatèr oggi; ogni volta devo scansarte mentre faccio le mie robe!
Usato per descrivere qualcuno che esagera nel fare qualcosa, come se ci mettesse troppo impegno e andare oltre il necessario.
Ma Diego, no te ghe penso a farghe su la benzina con sto progetto? Par tal pignolo po' quasi da morose!