Valle d'Aosta
Piccola ma tosta, qui si parla mezzo italiano, mezzo francese e tanto dialetto che non capisci mai. Le montagne sono così grandi che sembra di vivere in una cartolina. Lo slang è fatto di “eh, guarda là” mentre indicano sempre una vetta. La polenta è regina, il vino scorre come acqua e ogni festa è buona per sciare o mangiare fonduta. I valdostani sembrano silenziosi, ma se tiri fuori la grappa, diventano poeti.
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Patoà
Termine usato dagli abitanti della Valle d'Aosta per descrivere il loro dialetto, ma anche per indicare chi si esprime in modo buffo e difficile da decifrare.
"Ma che ha detto Pierre? Non ho capito un tubo, sembrava parlasse in patoà!"
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Giro di verze
Espressione usata per indicare una situazione che gira a vuoto, come un inutile giro di parole.
"Ma la finisci con 'sto giro di verze? Dicci subito se vieni alla festa o no!"
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Magna-grolla
Termine affettuoso per definire una persona che, a tavola, se ne infischia del tempo e si gode le bontà valdostane con entusiasmo indescrivibile.
"Guardalo là! È un vero magna-grolla: ha già finito il secondo piatto di polenta concia mentre noi stiamo ancora assaggiando l'antipasto!"
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Eternostroppi
Usato per descrivere un evento o una situazione che sembra protrarsi all'infinito, specialmente se noioso o indesiderato, come un interminabile inverno valdostano.
"Ma questa riunione è un eternostroppi, mi stanno già crescendo i cristalli di neve sulla schiena!"
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Stroppuz
Particella in patois valdostano usata per descrivere un boccone che va di traverso, causando quella buffa sensazione di soffocamento improvviso.
"Mangiati una fonduta senza chiacchierare, che poi ti viene lo stroppuz e finiamo a ridere tutti!"
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Tseutte
Termine dialettale per indicare un tipo buffo che fa casino continuo, spesso senza motivo.
"Non fare il tseutte, chiudila quella porta che sembri al parco giochi!"
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Frinafrulla
Espressione valdostana per descrivere qualcuno che parla sottovoce, quasi complottando.
"Ma cosa stai frinafrullando lì all'angolo con Giuseppe? Si vede da qui!"
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Tarinà
In dialetto valdostano, tarinà significa chiacchierare molto senza dire nulla di utile o concreto. Perfetto per quel tipo di conversazioni tra amici al bar che vanno avanti all'infinito.
"Gianni stasera è in piena modalità tarinà, ha passato mezz'ora a raccontarci del suo gatto senza arrivare mai a un punto!"
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Spoussè
In dialetto valdostano, significa 'sentirsi troppo sazio' o 'non poterne più', soprattutto dopo un pranzo abbondante.
"Dopo il pranzo di Natale, Pierino era così spoussè che ci ha messo mezz'ora solo per alzarsi dalla sedia!"
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Patapignò
Esclamazione ironica usata per sottolineare un'eccessiva importanza data a qualcosa di banale, come dire 'wow che scoperta!' in tono sarcastico.
"Hai davvero lavato i piatti? Patapignò! Adesso possiamo vincere il Nobel per la pace!"
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Àla boudze
Espressione valdostana che significa 'essere indietro', usata per indicare qualcuno rimasto un po' fuori moda o all'oscuro delle ultime novità.
"'Ancora con quel cellulare del '900? Sei proprio àla boudze!'"
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Essere un orso valdostano
Frase utilizzata per descrivere qualcuno che si comporta in modo rude o schivo, tipico di chi è cresciuto tra le montagne della Valle d'Aosta.
"Ma lascia stare Gigi, ormai lo sa tutto il paese che è un orso valdostano: preferisce passare il sabato sera col camino e la polenta piuttosto che andare a ballare!"
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Bécju
Espressione valdostana per indicare una persona lenta o immobile, spesso usata bonariamente tra amici.
"Dai bécju, muoviti un po'! Sennò ci fanno notte prima che arrivi al bar!"
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Emergenza di fonduta
Situazione drammatica e catastrofica in cui si è finito il formaggio durante una serata con gli amici.
"Ragazzi, abbiamo un'emergenza di fonduta! Corri subito al supermercato prima che ci linci!"
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Bonvin
Nel dialetto valdostano, 'bonvin' si usa per indicare una persona di buona famiglia che tende a essere un po' snob e fuori dalla realtà.
"Guarda chi arriva, il buon Bonvin non sa neanche come si fa la coda al supermercato!"
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Déquendion
Derivante dal patois valdostano, indica una persona che parla troppo o sparla senza sapere di cosa sta parlando.
"Gigi, smettila di fare il déquendion al bar. Non sai mica com'è andata la storia della partita!"
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Lou Brav
Espressione valdostana per indicare qualcuno che si crede bravo in tutto, ma spesso è solo un gran chiacchierone.
"Non fare il lou brav, la prossima volta fai tu i polpettoni se sei così esperto!"
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Capì come l'orso
Modo ironico valdostano per dire che qualcuno è tutt'altro che sveglio.
"Gli ho spiegato il piano dieci volte, ma lui niente... capisce proprio come l'orso!"
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Boudzon
Termine per descrivere una giornata incredibilmente sfortunata, quando tutto sembra andare storto.
"Oggi ho versato il caffè sulla camicia, bucato una ruota e sono pure caduto dalle scale... Che boudzon!"
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Dorme nel formaggio
Espressione usata per indicare qualcuno che sta dormendo profondamente e beato, come se fosse avvolto in una nuvola di comfort.
"Ma guarda Marco, dorme nel formaggio sul divano mentre noi sistemiamo tutta la casa!"
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Tsaquà
Esclamazione valdostana usata per esprimere stupore o incredulità, letteralmente significa 'accidenti'. Spesso utilizzato quando ci si imbatte in qualcosa di brutto o sorprendente.
"Tsaquà, ma hai visto che brutta maglia ha comprato Marco? Pare un costume di carnevale!"
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Principino
Un giovane che si veste in modo raffinato e un po' pretenzioso, spesso per impressionare una fanciulla al ballo del villaggio.
"Guarda un po' quel principino, è arrivato persino col fazzoletto nel taschino... speriamo almeno sappia ballare!"
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Patouillé
Nella Valle d'Aosta, si tratta di uno che ama pasticciare in cucina, ma spesso crea solo disastri!
"Mamma mia, guarda quel patouillé di mio zio; ha provato a fare la carbonara e sembra più un blob informe!"
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Partì come il treno di Nus
Usato quando qualcuno parte in quarta durante una discussione o un'attività, facendo riferimento al piccolo comune di Nus dove praticamente tutti conoscono l'orario del raro treno che passa.
"Quando Luca ha iniziato a parlare del suo nuovo progetto, è partito come il treno di Nus!"
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Grolla
Termine valdostano per indicare un momento collettivo in cui si beve e ci si scalda l'anima tutti insieme, spesso usando una coppa di legno condivisa.
"Oh ragazzi, stasera tutti a casa mia che ci facciamo una grolla per dimenticare la settimana!"
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Papet
Espressione valdostana per indicare un pasticcio o una situazione incasinata, come il miscuglio nel tipico piatto 'papet'.
"Giovanni ha combinato un bel papet con quella festa, non si capiva chi era invitato e chi no!"
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Picotìn
In dialetto valdostano, è un modo affettuoso per dire bambina o ragazzina vivace e curiosa.
"Guarda quella picotìn che corre qua e là al mercato, sembra abbia le molle sotto i piedi!"
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Nouvèn
Termine valdostano per indicare qualcuno che si atteggia a grande innovatore ma combina solo pasticci.
"Guarda quel nouvèn di Marco, ha cercato di migliorare la ricetta della nonna e ora la torta sembra cemento!"
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Andar a spalla
Significa andare in giro con gli amici, spesso associato al consumo di qualche bicchiere di vino tra una chiacchiera e l'altra.
"Stasera andiamo a spalla in centro a Courmayeur, ci beviamo un paio di calici da Luigi!"
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Urlore
Modo valdostano per indicare quando urli così forte che svegli anche le marmotte in letargo.
"Ma che bisogno c'era di urlore così? Sembrava volessi avvisare tutta la valle del nostro ritardo!"
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Boudza-lé
Espressione valdostana per spronare qualcuno a sbrigarsi o a muoversi più velocemente, tipo 'datti una mossa'.
"Dai Luca, boudza-lé che il treno parte fra cinque minuti e siamo ancora qui a cercare le chiavi di casa!"
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Tsaôtçu
Termine valdostano per una persona un po' imbranata o sbadata, spesso usato con affetto.
"Guarda quel tsaôtçu, ha versato il caffè su tutto il tavolo... di nuovo!"
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Motchà
Nel dialetto valdostano, significa correre velocemente, spesso come se si stesse fuggendo da qualcosa di inaspettato.
"Quando ha visto il gelataio che chiudeva la saracinesca, ha iniziato a motchà come un matto!"
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Portaboumet
In valle, si dice di chi si porta sempre dietro il vino per non restare mai a secco.
"Durante la scampagnata, Gianni era un vero portaboumet: ha tirato fuori una bottiglia ad ogni pausa!"
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Meitecut
Termine valdostano che indica una persona dall'ego smisurato, sempre a pavoneggiarsi per qualsiasi cosa abbia fatto o possieda.
"Giovanni ha comprato un'auto nuova e non fa che vantarsene in paese, è proprio un meitecut!"
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Tsalapà
Colloquialismo valdostano usato per indicare una pendenza così ripida da sembrare quasi verticale.
"Hai visto quella pista da sci? È un vero tsalapà, se mi butto rotolo fino a Courmayeur!"
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Marmotta
Un termine affettuoso per riferirsi a chi è un gran dormiglione, proprio come il simpatico roditore che passa buona parte dell'anno in letargo.
"Guarda, non svegliare Marco prima delle 10, quello è una marmotta del Gran Paradiso!"
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Orsacchio
Uno che dorme tutto il giorno, specialmente nei freddi inverni valdostani.
"Ehi, orsacchio! Alzati dal letto e vieni a farti una sciata, mica puoi ibernarti fino a primavera!"
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Riva su!
Espressione valdostana usata per incitare qualcuno a darsi da fare, un po' come dire 'Datti una svegliata!'
"Gianluigi, basta stare sul divano a mangiare fontina! Riva su e vai a spalare la neve che è già metà metro!"
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Alla valdostana
Un modo per dire che qualcuno guida in maniera avventurosa come sulle stradine di montagna della Valle, senza paura di curve strette e dislivelli.
"Marco ha guidato fino a casa mia proprio alla valdostana: mi sembrava di essere sulle Alpi!"
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Intero come una fontina
Si dice di qualcuno o qualcosa che è autentico e genuino, proprio come la tradizionale fontina valdostana.
"Guarda quel ragazzo, è intero come una fontina: mai visto uno più sincero!"
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Patoué
Modo di chiamare il dialetto francoprovenzale della Valle d'Aosta, spesso usato per prendere in giro chi lo parla con molta enfasi.
"Ehi, Marco! Non fare tanto il patoué davanti ai turisti che poi si confondono e pensano di essere a Parigi!"
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Bernardìn
Nella regione alpina, un 'bernardìn' è chi fa il duro solo quando scende a valle, ma sui monti ha paura dell'altezza.
""Guarda quel bernardìn, a Courmayeur sembrava un leone e adesso sul sentiero tremava come una foglia!""
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Far la Balma
Espressione valdostana usata per descrivere qualcuno che vive isolato come in un altro secolo, fuori dal mondo.
"Ma dai, esci ogni tanto invece di far sempre la balma in montagna!"
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Volta c'è
Una maniera tipicamente valdostana per dire 'magari' o 'forse', con un tono di scetticismo ma anche di speranza.
"Domani andiamo a fare una ciaspolata sul Monte Bianco? Volta c'è, guarda il meteo però!"
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Repubblica delle Meule
Espressione per descrivere un villaggio valdostano così isolato e tranquillo da sembrar una nazione a parte, magari governata dalle mucche al pascolo.
"Ma tu ci sei mai stato a Valgrisenche? Sembra la Repubblica delle Meule, non c'è mai anima viva!"
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Arvéraz
Tipico saluto valdostano che suona come un modo originale di dire 'arrivederci' con un tono amichevole e rilassato.
"Dopo aver bevuto l'ennesima grolla, Marco salutò gli amici esclamando: 'Arvéraz ragazzi, a domani per un'altra sciatina!'"
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Ussòla
Tipica espressione valdostana per indicare chi non riesce mai a stare zitto e parla talmente tanto da stordire gli altri.
"Mamma mia, Mario è proprio un ussòla! Non ha smesso di parlare un secondo durante tutta la gita sul Monte Bianco."
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Boudza
Termine valdostano per indicare una persona sempre in mezzo, che deve dire la sua su tutto.
"Ma guarda questo boudza, sempre a mettere becco nei discorsi degli altri!"
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Pacouet
Nella parlata valdostana, 'pacouet' indica qualcuno un po' impacciato, sempre a combinare pasticci.
"Guarda come ha rovesciato il caffè! È proprio un pacouet quel Loris!"