Nelle Marche, un 'fortunello' è colui che riesce a trovare il lato positivo anche nelle situazioni più sfigate.
Oh guarda Marco, si rompe l'ombrello e trova dieci euro per terra. Sempre il solito fortunello!
Termine dialettale che si usa per indicare una situazione caotica o disordinata, come un campo dopo una mietitura
Dopo la festa a casa tua c'era proprio una mètogna: bottiglie ovunque e cibo sotto i divani!
Termine dialettale per descrivere una persona che si muove con estrema lentezza, proprio come una lumaca.
Dai, non fare la ciumaca! Se continui così arriviamo in ritardo pure al matrimonio di tua sorella!
Espressione usata per descrivere qualcuno che fa lo spaccone mentre si trova in una situazione che non conosce bene, soprattutto in mare.
Guarda quel tipo lì, ha preso la barca a noleggio e sta facendo il pataca come se fosse un vecchio lupo di mare!
Espressione tipica marchigiana per dire di fare una pausa lunga, rilassarsi un po', spesso senza troppa produttività.
Oggi pomeriggio non c'ho voglia de fà niente... me sa che vo' a fè 'l chiodo al bar con gli amici!
Espressione utilizzata nel dialetto marchigiano per indicare qualcuno che lascia rapidamente una situazione, spesso senza alcun preavviso.
Quando ha visto l'ex al bar, se n'è scappato de corsa manco fosse rincorso da un cinghiale.
Nelle Marche, un 'datteroló' è una persona che chiacchiera troppo, proprio come i datteri sugli alberi: appesi e pronti a cadere in bocca al primo curioso.
Basta essere datteroló tutto il giorno, va a lavorà piuttosto!
Espressione marchigiana usata per indicare un momento di relax esagerato, come quando qualcuno si stira tanto sul divano da sembrare lungo come una 'lenca' (trave in legno).
Dopo pranzo, me so messo sul divano e ho tirato na lenca che ciao core!
Espressione usata nel dialetto marchigiano per descrivere una notte turbolenta, quando uno fa fatica a dormire tra russamenti e incubi.
Te lu giuro, s'è stato 'na cuscì ballò! Sembrava de dormì co' na troupe de rullate in camera!
Termine usato dagli studenti marchigiani per indicare un esame in cui riesci a cavartela con poco sforzo, come dare una spolverata ai libri.
Domani c'ho 'st'orale di storia, ma tanto è uno spolverino, basta che ci dico due cose e me la cavo!
Espressione usata per descrivere qualcuno che si mette in mostra senza fare nulla di concreto, come un cartello stradale fermo.
Ogni volta che andiamo al bar, Marisa è una vera sagoma da stop: tanto chiasso ma non fa mai niente!
Nel dialetto marchigiano, significa 'dolore' o 'guaio grosso'. Perfetto per descrivere qualcosa di catastrofico che si è rivelato inaspettatamente negativo.
Lì dopo la festa al vedé il disastro nella sala... mamma mia che sciupè!
Nelle Marche, 'scaloppe' si usa per definire qualcuno che fila via veloce, talmente veloce da lasciare una scia dietro di sé, come se stesse sgusciando via dalle mani.
Appena ha visto la prof col compito in mano, Gianni è diventato una scaloppa e si è dileguato!
Espressione marchigiana per indicare quando devi ingoiare qualcosa di sgradevole (tipo una notizia) e rimanere zitto.
Quando me l'hanno detto che si sposava m’ha toccato magnà ‘n rospo!
Espressione usata per descrivere durante gli studi universitari chi passa la vita sui libri solo apparentemente, ma in realtà mangia e dorme di continuo.
Sta a vedere che tuo cugino all'università fa solo magna e dorma!
Letteralmente 'stare a fare il bordello', significa perdere tempo o gironzolare senza scopo preciso, tipico comportamento di qualcuno che dovrebbe essere altrove e non iniziare mai nulla.
Ettore! Te stai sempre a ffà er burdèl in piazza invece de aiutamme co' le compere!
Espressione usata per dire a qualcuno di avvicinarsi, con un tocco di simpatica insistenza.
Ehi, vicì qua che te conto l'ultima su zi' Peppe e la sua mitica gita col trattore!
Espressione marchigiana per descrivere una confusione totale, spesso usata in contesti sportivi quando si parla di una squadra che gioca male.
L'arbitro fischia la fine e il mister s'impressiona: 'Oh ragazzi, oggi avete fatto proprio un scorcijklò!'
Espressione usata per indicare l'atto di togliere di mezzo o sistemare una situazione in modo drastico.
Quel computer che non va mai, mo je dò 'n giro e lo faccio funzionà!
Espressione marchigiana usata per invogliare qualcuno a smettere di poltrire e alzarsi, solitamente con l'offerta di cibo irresistibile.
Oh, non farmi arrabbià! Se metto su i cappelletti, te sveji o no? Che se no li magno tutti io!
Espressione marchigiana utilizzata per indicare qualcosa di favoloso o straordinario, come a dire 'che spettacolo!'
Hai visto la nuova piazza con tutte quelle luci? Ma che musei!
Nel dialetto marchigiano, significa chiacchierare tanto senza dire nulla di concreto. Tipico dei racconti esagerati da bar.
Uè Gianna, te la pianti de fa solea? Abbiamo capito che il pesce era grande come na balena!
Usato per indicare chi ama bighellonare e non fare nulla di produttivo tutto il giorno.
Ma che fai, sempre a pallò dietro al bar? Vieni ad aiutarmi in garage!
Espressione marchigiana per dire 'guardare con attenzione' o 'dai un'occhiata profonda'
Oh, vèndece bene a chi dò i sòrdi, che jò m'ha fregàto l'artra volta!
Modo simpatico per dire che qualcosa o qualcuno è danneggiato o in stato pietoso, una sorta di maccheronico per 'sminuzzato'.
Mamma mia che giornata! La macchina è smijolata e pure l'ombrello s'è fatto in due pezzi!
Espressione usata per descrivere chi mangia di tutto e in grande quantità, proprio come un topolino affamato.
Ieri a colazione ho fatto magnà come un sorcio: tra cornetti, cappuccino e pizza bianca non mi sono fermato più!
Modo affettuoso per descrivere una persona che abbellisce e ricama troppo i racconti, quasi da renderli favole.
Oh Luigi, che sciaquarella che sei! I due pesci che hai pescato sono diventati squali bianchi nel tuo racconto!
Espressione marchigiana per dire a qualcuno di non agitarsi, di calmarsi e di non fare storie.
Oh, ma giù coccia! Basta urlà che c'ho capito che hai rotto la macchina del caffè!
Modo di dire marchigiano per indicare che qualcuno è sconclusionato o ha dimenticato qualcosa d'importante.
Gigi, ti sei dimenticato le chiavi della macchina? Sei sempre a lascià aperta la boccia!
Usato nelle Marche per indicare una situazione o un pensiero completamente sballato o illogico.
Ma che dici? Vuoi andare al mare con la neve? Sei proprio tortu!
Espressione anconetana usata per chi è fermamente convinto di qualcosa, anche se tutti sanno che ha torto marcio.
Guarda Giovanni, cundìttu com'è, insiste che può cucinare meglio della su' madre. Ma ieri ha bruciato pure l'acqua!
Esempio tipico delle Marche di invitar qualcuno a calmarsi o rilassarsi, forse un'evoluzione moderna del distrarsi con il lavoro nei campi.
Se te senti stressato co' tutti st'obblighi, pisà giù la pecora e prenditi 'na pausa!
Espressione marchigiana usata per descrivere una donna che porta sfortuna, fa riferimento all'animale perché si crede le sue storie finiscano sempre male.
Attento a Carla, è proprio una vidova negra. Dopo il suo capo ha perso le chiavi, macchina rotta e cane scapato!
Espressione marchigiana che significa vestirsi con un'eleganza eccessiva, come se si andasse a un matrimonio di lusso.
Per andare in piazza c'hai messo il vestito buono? Senti qui: me sticu 'n sartù!
Espressione usata per dire che in una situazione non ci sono regole o restrizioni, simile all'occasione per scatenarsi.
Stasera festa grande a casa di Sandro: vale tutto, portate chi volete!
Espressione usata per dire che qualcuno è sempre alla ricerca di un aiuto esterno o di qualcosa che lo tiri su.
Gianni, pure oggi stai proprio senza energie, devi sempre carica' i ciuccio!
Termine usato nelle Marche per esprimere un desiderio con una sfumatura ottimistica, tipo 'magari' ma con più melodramma.
Se vinco la lotteria compriamo una villa in riva al mare, magara!
Letteralmente vuol dire 'mangiare a pelo', usato per descrivere qualcuno che mangia sempre con un appettito sfrenato, come se fosse sempre alla ricerca del boccone perfetto.
Guarda quello là, sembra che magna pe'lo anche quando c'ha le verdure davanti!
Esprime quanto sia ostinata una persona, testarda più di un mulo e pronta a sostenere le sue idee ad ogni costo, paragonandola alla famosa verdura locale.
Che ci volete fare, Mario è proprio una testa dura come un cavolfiore de Jesi! Non cambierà mai opinione.
Nelle Marche, uno 'spagone' è una persona che si atteggia a grande leader o esperto, ma in realtà fa più caos che altro.
Guarda Marco, sta parlando di economia al bar come se fosse un professorone. Che spagone!
Esclamazione marchigiana per indicare che qualcuno ha avuto un colpo di fortuna o è riuscito in qualcosa contro ogni aspettativa.
Mario ha vinto alla lotteria? Mo s'è refatto, altro che mutuo da pagare!
Espressione che si usa per dire a qualcuno che è pigro e non combina nulla.
Oh Giulio, ancora a letto? Sei proprio uno stocco de 'na vita!
Espressione marchigiana per definire qualcuno che ostenta un atteggiamento esagerato o fanfarone, come fosse fatto di metallo prezioso.
Oh Carlo, ma la finisci di fare il cul cummurà con quel tuo vecchio motorino? Pare d’oro!
Espressione usata per descrivere una situazione in cui qualcuno sta accumulando stress o preoccupazioni.
Hai visto Mario? Starcìnne le pile come un matto per quel colloquio!
Espressione usata per descrivere qualcosa di incredibilmente gustoso, ispirata ai saporiti piatti locali come il guazzetto.
Oh regà, sta pizza è mejo de un guazzetto, c'ha 'na scioglievolezza che m'aribalta!
Espressione usata quando qualcuno è troppo agitato o esagerato, e dovrebbe invece rilassarsi.
Oh ragazzi, dattece 'na calmata! Non serve tanto casino per un gol a calcetto!
Espressione marchigiana usata per dire che qualcuno cerca sempre di trovare la soluzione più complicata anche quando c'è l'opzione semplice a portata di mano.
Ma vì, invece de sta a pija la tessitore, perché non chiami direttamente Mario che te s'aggiusta il rubinetto?
Espressione utilizzata per descrivere una persona confusa o sbadata che fa sempre cose senza senso, proprio come versare la minestra fuori dal piatto.
Guarda Luigi, stava per uscire in ciabatte sotto la pioggia... che mene' de lo sguercio!
Usato per descrivere una persona che è particolarmente testarda o ostinata, difficile da smuovere nelle sue idee come se fosse un monte.
Luca è c'ome 'na montagna: ha deciso che va a pescare col temporale e niente glielo farà cambiare!
Nel dialetto marchigiano, significa andare di fretta, un po' come un lampo.
Dai che schioppiamo, se no ce famo notte co sto traffico!
Espressione marchigiana utilizzata per minacciare bonariamente qualcuno di una sonora sgridata o punizione. Non implica detergenti o sapone.
Se nun abbassi i decibel con quella musica, mo te lavo!
Nelle Marche, 'massiccio' non indica solo qualcosa di voluminoso, ma una persona che pensa di essere il top del top.
Fabio ha preso un paio di occhiali da sole nuovi e ora va in giro come se fosse proprio massiccio!
Nelle Marche, 'sgnappa' vuol dire fare un assaggio rapido e gustoso di qualcosa di delizioso, spesso in modo furtivo.
Mamma ha fatto il tiramisù per domani, ma non ho resistito e mi sono sgnappato una cucchiaiata!
Espressione ascolana per indicare l'arrivo di un problema che era già stato previsto, simile al 'te l'avevo detto'.
Non hai riempito la tanica? E mo' sta a pio' l'acqua ddo lu secchio e non ne abbiamo!
Espressione usata per indicare qualcuno che cerca qualcosa con troppo zelo, spesso senza successo.
Giorgio sta ancora cecànno er tesòro nei mercatini dell'usato, sperando di trovare quella fantomatica moneta d'oro!
Espressione utilizzata nelle Marche per dire che qualcosa è finito o completamente prosciugato, come un pozzo senz'acqua.
Se cerchi ancora dei soldi da me, scordatelo... Adè nen pozzo!
Nel dialetto marchigiano, si usa per descrivere qualcuno che si immischia in mille faccende con l'energia di un bambino davanti a un giocattolo nuovo.
Ma guarda 'sto Filippo! È proprio un tantefà: sta smontando la bici e rifacendo il motore come se fosse una macchina da corsa!
È in riferimento al vento di scirocco, ma qui significa che qualcuno è un po’ scombussolato o ha la testa fra le nuvole, tipico dei giorni afosi e ventosi.
Oh Gianni, stamattina te sei sciroccato? Hai messo il pigiama sopra i vestiti!
Esempio classico di marchigiano che si vanta di fare le cose con estrema velocità e decisione, risolvendo tutto in un batter d'occhio.
Non preoccuparti se quella porta non funziona, ci penso io cò 'na svorta a sistemarla!
Tipica espressione marciagana per descrivere una pioggia leggera ma incessante, come se venisse solo per dare fastidio senza vera utilità.
Ahò, guarda che oggi piove pe' 'gnèsta, meglio portasse l'ombrello comunque!
Nelle Marche, questo termine viene usato per descrivere qualcuno particolarmente ingenuo o credulone, che cade nelle trappole più facili proprio come un beccaccione.
Ma te sei proprio un beccaccione! Hai davvero creduto che oggi regalavano caffè al bar?
Un modo colorito marchigiano per esclamare sorpresa o incredulità, come dire 'santo cielo!' ma con un tocco in più di spezie.
Sapòra' de marì, che profumo di finocchio selvatico nella tua zuppa!
Nelle Marche, 'vultu' è una simpatica abbreviazione di 'vuoi tu', usata spesso per prendere amichevolmente in giro chi ha esigenze particolari.
Ehi Luca, vultu proprio tutto su un piatto d'argento o pretendi anche il diamante?
Modo di dire marchigiano per indicare qualcuno che cerca scuse o fa giri di parole e non arriva mai al punto.
Oh Gianni, mica pija' pè colli, ce lo dici 'sto segreto o no?
Esclamazione usata per descrivere qualcuno che fa il prezioso, un po' come se fosse un gioielliere rinomato.
Oh, guarda che non sei mica un orafo! Smettila de nicchià e famme entrà a casa!
Espressione tipica marchigiana che si usa per sollecitare a sbrigarsi, una sorta di 'muoviamoci!' ma con un po' di ansia e fretta.
Dai sciè, ci avevamo detto che stavamo tutti pronti alle otto! Sciamu che è tardi!
Espressione utilizzata nell'anconetano per indicare un pettegolezzo o parlare di qualcosa all'insaputa degli interessati.
Lascialo perdere, Gianna, quello che ti m'ha raccontato su Sandro è tutta cipolla!
Espressione marchigiana per indicare chi mangia di tutto un po', abbondando in ogni portata.
A tavola con Giacomo è meglio stare attenti: quello è uno che se magna 'l capità, pure li bicchieri de l'acqua!
Espressione marchigiana per indicare un atteggiamento di noncuranza, ovvero prendere la vita con filosofia e pensare solo al proprio benessere.
Guarda che spettacolo di mare oggi! Ma andamo a lavora' o ce mettemo in spiaggia a magna' e frega?
Espressione marchigiana ironica usata per chiedere se qualcuno ha un problema o è troppo insistente.
Giovanni continua a chiamarti per uscire; digli: 'Oh Giovà, ma che c'hai, 'sta tossa? Neanche la mia vecchia sveglia fa così!
Espressione usata per descrivere chi si veste in modo appariscente o esagerato, tipica della zona di Ancona.
Guarda Marco come sta vestito stanotte, ve' che portă! Pare un albero di Natale su una pista da ballo.
Espressione usata per descrivere qualcuno che fa qualcosa di buono ma per mettere in risalto un difetto altrui, come una donazione esagerata solo per far sentire gli altri inferiori.
Carlo ha pagato la cena a tutti e poi ha detto 'Perché non ci pensate mai voi?'. Solito donare al' contrasto!
Termine marchigiano per indicare una persona che non ha voglia di fare nulla, preferisce mangiare e dormire tutto il giorno.
Ma l'hai visto Gianni? Sta diventando proprio un pappafà, sempre sdraiato sul divano con un piatto di lasagne!
Espressione usata per descrivere una perfetta armonia tra due persone o cose, tipica delle abitudini marchigiane.
Vedi te e Giulia? Siete in sintonia come i pasticcini e il vino cotto!
Espressione utilizzata per descrivere una persona particolarmente pigra, che non si muoverebbe nemmeno se la pungolassi.
Te vedo sempre sdentato co' l'impertiga sul divano, movete un po' e vai a fa' du passi!
Nasce come diminutivo di 'merletto', ed è usato per prendere in giro qualcuno che si comporta in modo troppo pignolo e delicato, quasi fosse una vecchia ballerina di pizzo.
E dai, Luca! Sei proprio un merlettò quando cammini sul prato con quei calzini puliti!
Espressione usata per dire che qualcosa non funziona o è rotto, ma in modo rassegnato.
Oh, hai provato a riparare la moka? Lascia perde, quella nun ce filegne proprio!
Espressione marchigiana per indicare che qualcuno sta cercando di calmarsi facendo una pausa caffè, ma in maniera un po' teatrale.
Dopo quella riunione infernale, Giorgio è andato a placcà lu fyrru come se dovesse sconfiggere un drago... con la moka sotto al braccio!
Espressione marchigiana che significa 'così faccio'. Usata quando si vuole sottolineare di avere il controllo della situazione, spesso con una sfumatura di ironia.
Non preoccuparti per la cena a casa mia, cuscì ciajo: pizza ordinata e birra pronta!
Tipica esclamazione marchigiana per esprimere fastidio o irritazione.
Ma sdicì! Ancora pioggia oggi e io devo andare al lavoro in bici!
Espressione che significa 'amico', usata per chiamare qualcuno in modo affettuoso e informale.
Oh sciabbè, stasera andiamo a magnà du' olive all'ascolana?
Modo di dire marchigiano per incitare qualcuno a darsi da fare o sbrigarsi.
Oh Gianni, se non dai la zampa coi bagagli, ci rimaniamo qui fino a Natale!
Espressione di Pesaro per indicare una persona che si comporta in modo confuso e disorganizzato, come un'ape impazzita.
Giovanni è sempre in ritardo con i progetti, sembra proprio 'n culìn sciomà!
Espressione marchigiana per prendere in giro qualcuno considerato un po' tonto o distratto, con la testa fra le nuvole.
Ma che fai, te sei scordato di nuovo le chiavi dentro casa? Sei proprio un cervello de' vongola!
Un modo marchigiano per dire di aggiustare qualcosa che non funziona, ma con un tono rassegnato e scherzoso come se fosse una missione impossibile.
Guarda sto computer... ho cliccato tutto e niente: oh, ripara 'sto mondo!
Nelle Marche, è usato simpaticamente per descrivere una persona un po' lenta o goffa, come se avesse mangiato troppa polenta.
Ma che stai a fa', Giulio?! Te muovi come un polentone oggi!
Espressione usata per indicare una situazione complicata e caotica, come l'ingorgo del traffico dopo una partita allo stadio.
Dopo che mi hai lasciato con 'sto grattacapo, mi sento proprio stadì na fatàga!
Espressione usata per scusarsi in modo esagerato o ironico, imitando lo stereotipo del marchigiano eternamente indeciso.
M'hai fregato l'ultimo pezzo de pizza? Scusa pierro, ma era proprio bono!
Nelle Marche si dice che un marito sia 'taccaiola' quando tiene stretto il portafoglio e conta ogni centesimo, come un'aragosta che non molla mai la presa.
Ahò, Mariano è 'n taccaiola vera: per risparmiare ha comprato 'r toner della stampante all'autosalone dei toner usati!
Nel marchigiano, un 'portapenne' è scherzosamente il postino che ti porta le bollette.
Guarda chi arriva! Il portapenne ci ha portato l'amore della banca!
Espressione usata per descrivere una situazione o coppia che non si abbina affatto, quasi come confrontare una scarpa sportiva con uno stivale elegante.
Hai mai visto quei due? Loro stanno proprio come 'na scarpa e 'n stivale!
Espressione marchigiana usata quando qualcuno fugge velocemente da una situazione imbarazzante o spiacevole.
Dopo aver detto alla suocera che il suo brodo è senza sapore, m'ho dovuto scappà de corsa dalla cucina!
Tipico modo marchigiano di dire 'danaro' o 'soldi', spesso usato tra amici per indicare che qualcuno ha guadagnato bene.
Giorgio, ieri sera al poker hai fatto il remème bello grosso, come festeggiamo?
Espressione marchigiana per dire che qualcuno o qualcosa ti sta dando sui nervi.
Quando mio cugino inizia a suonare il flauto, me fa 'ngranare pe' de' bon!
Si usa per descrivere qualcuno che si comporta in modo stravagante o un po' matto, come un gatto impazzito.
Hai visto Marco alla festa? Ballava sul tavolo come un vero MicioMatto!
Espressione marchigiana per indicare qualcuno che sta perdendo tempo o facendo le cose con molta lentezza.
Gianni, hai finito quel lavoro? Ancora niente?! Eh, sempre a magna' la guazza come al solito!
Usato per indicare qualcosa di inspiegabile o strano con un tocco di sarcasmo, come se il mistero fosse una questione di ordinaria amministrazione.
Come ha fatto a finire con tutta quella pasta spiaccicata addosso? Boh... misterò marchigiano!
Termine marchigiano per descrivere il freddo pungente che ti fa venire la pelle d'oca come una gallina spennata.
Ascolta, se usciamo stasera portati il cappotto pesante, ché fuori c'è un galìna che ci puoi surgelare i pinguini!
Un modo scherzoso per chiamare qualcuno che si atteggia a esperto di tutto senza averne davvero le credenziali.
Ma chi te credi de esse, dottò? Perché hai letto 'na pagina su Wikipedia nun sei n'esperto!
Nelle Marche, un 'magnotto' è qualcuno che ha sempre fame e non si tira mai indietro davanti a una tavolata di cibo.
Non invitare Giorgio alla cena se vuoi degli avanzi. È un vero magnotto, spazzolerà tutto in un attimo!