Patàca

  • Un classico termine bolognese per indicare una persona un po' credulona o ingenua, a cui piace abboccare a tutto.

    "Oh Marco, hai davvero pagato 10 euro per quella rivista che ti prometteva di diventare milionario in cinque giorni? Patàca!"

  • Termine usato in Romagna per indicare una persona un po' pigra e svogliata, che preferisce poltrire sul divano piuttosto che darsi da fare.

    "Oh Marco, mica vorrai passare tutto il weekend a fare il pataca sulla poltrona?"

  • Tipica espressione bolognese per indicare una persona che racconta fandonie o un po' ingenuotta.

    "Ma guarda quel patàca, crede davvero che si diventa milionari grattando i biglietti della lotteria!"

  • Un classico della bolognese: indica una persona ingenua o credulona, a volte usato anche per sottolineare che uno ha fatto una gaffe.

    "Ma chi è quel patàca che ha parcheggiato la motoretta sul marciapiede? Si crede furbo ma l'han già multato!"

  • In dialetto emiliano, un 'patàca' è qualcuno un po' ingenuo o stupido, che si lascia ingannare facilmente.

    "Ma guarda quel patàca di Marco, ci ha messo mezz'ora a capire che gli stavano tirando uno scherzo!"

  • Termine emiliano per indicare un bugiardo o qualcuno che spara fesserie.

    "Com'è che Francesco dice di possedere una Ferrari? Quel patàca non ha manco la bicicletta!"

  • Usato per indicare qualcosa di sciocco o sbadato, quasi sinonimo di 'babbeo'. Correlato ad un errore comico che suscita tenerezza.

    "Hai lasciato il telefono sul tetto della macchina e sei partito? Sei proprio un pataca!"

  • Termine bolognese per indicare una persona ingenua o che fa sciocchezze, come se cascasse in ogni trucco.

    "Oh, ma sei proprio una patàca! Hai davvero creduto che quel coso potesse trasformare l'acqua in vino?"