Espressione siciliana gergale per indicare il vomitare, specialmente dopo una mangiata o bevuta eccessiva.
Dopo la festa di ieri sera con tutto quel vino, mi sa che stannu cacocciuliu tuttu!
Espressione siciliana per invitare qualcuno a rilassarsi e godersi il momento, spesso usato dopo aver mangiato o quando sei troppo stressato.
Mario, cu tutta chista fatica pigliatela calma, arricriàriti un pocu sulla poltrona!
Termine usato per riferirsi a chi si siede spesso e volentieri sulla panchina, soprattutto all'orario dell'aperitivo rigorosamente senza muovere un dito.
Vah che Manciapanza Pippo oggi ha già occupato la sua solita panchina in piazza!
Simbolico dell'indolenza tipica di chi non ha voglia di muoversi o darsi da fare, come una lumaca (babbaluci) che sta ferma ai suoi confini.
Giuseppe! Stari fermu comu un babbaluci davanti a 'sta tivvù! Vai a fari quacche cosa!
Termine siciliano per descrivere una persona particolarmente irritante o insistente.
Ma sei proprio uno scassapalluni, sembri un vaso di ceramica che non si rompe mai!
Espressione usata per descrivere qualcuno che è pigro o svogliato, come se stesse marcendo su una sedia tutto il giorno.
Ma tu sempre a casa 'stari fitusu'? Vieni al mare con noi, altrimenti diventi parte del divano!
Modo di dire per indicare un piccolo aiuto, spesso dato con un certo spirito di arrangiamento.
Peppe, mi fai un aggiuticchio e sistemiamo 'sta porta che scruscia tutta?
Espressione siciliana per descrivere qualcuno che fissa nel vuoto, perso nei suoi pensieri come se seguisse il mare.
Marià, smettila di taliari a correnti e vieni ad aiutarmi con la pasta mentre bolle!
Classico invito siciliano a fregarsene di tutto e tutti, ideale per chi è troppo serio.
Giovanni si lamentava dei commenti sulla sua pizza, e Peppe gli ha detto: "Giova, futtitinni ca ogni pizzaiolo ha u so' forno!"
Espressione utilizzata per dire che ci si trova in una situazione difficile, come quando piove a dirotto.
Minchia, oggi sono tutto sutta l'acqua con 'sto esame di matematica!
Una situazione o un oggetto che appare disordinato o trasandato, simile a un pezzo di pane misto di spezie e altri ingredienti vari.
Ma chi fa quannu cù stu salottu, pari pani ca' munnizza! Metti du' cusuzzi 'n ordine!
In Sicilia, si usa 'frittedda' per indicare una situazione confusa o un pasticcio caotico.
Mimmo ha provato a organizzare l'escursione, ma è finita in una frittedda totale quando ha sbagliato il giorno!
Usato per descrivere chi fa sfoggio esagerato di qualcosa che ha ottenuto, specialmente se appena laureato.
Uora ca s'è pigghiatu 'stu pezzu di carta, l'arriffatuni nun smette cchiù di parrari!
Termine affettuoso usato per riferirsi a un giovane o ragazzo, spesso con la verve di chi ha un futuro brillante ma magari ancora deve 'eccellersi'.
U picciotto del quartiere ha già sistemato tutta la facciata del palazzo. Prima o poi diventa architetto!
Tipica conversazione tra vicini di ombrellone che decolla rapidamente verso il pettegolezzo spinto.
Non appena ho aperto lo sdraio, la signora accanto ha iniziato con le chiacchiere re bagno sui nuovi sviluppi amorosi della cugina.
In Sicilia, 'scialare' significa godere, divertirsi senza pensieri – tipico stato mentale di chi è in vacanza!
Oggi andiamo a scialare in spiaggia, pesce fresco e granita fino al tramonto. Che si dice, giovane?
Indica una persona che si è appisolata in un momento poco opportuno, tipico dopo una grande abbuffata.
Giuseppe, ti stai arripuddando proprio ora che il nonno racconta le storie di guerra per la decima volta!
Termine usato per descrivere una persona molto astuta e capace di cavarsela in qualsiasi situazione, come un prisma che riflette ogni luce.
Giovanni è proprio un prismà, riesce sempre a uscire pulito da qualsiasi casino combina!
Quando qualcuno ha finalmente capito qualcosa o si è deciso a fare azione dopo un periodo di stallo. Può anche riferirsi a quando qualcuno si sveglia di colpo da uno stato 'rinco'.
Finalmente hai fatto quell'esame? Arrispigghiata fratello, era ora!
Espressione siciliana per descrivere una persona che è stata lasciata sola in modo triste e un po' ridicolo, come il sale rimasto sul tavolo dopo aver condito.
Dopo che si sono tutti scappati dalla festa, Turi è rimasto sulu comu ‘na mmanciata i sali.
Nelle chiacchiere catanesi, una 'prisca' è l'amica che ti illumina con consigli sfumati e rocamboleschi, mai troppo lineari.
Quando sono indeciso su cosa fare, chiamo sempre Sandra. È proprio una prisca: ti ribalta i problemi come un calzino.
In dialetto siculo, si usa chiamare 'culuniu' una persona alta e dinoccolata, come un albero troppo lungo.
Ora ca lu vidi, Dario sembra proprio nu culuniu, appena gira fa ombra a tutta la via!
Simpatica definizione per un siciliano che si veste o atteggia come un nordico vichingo, ma con poco successo.
Quando Ugo arriva col casco cornuto e la barba finta, gli amici lo prendono in giro dicendogli: 'Oh, Vichingo de noiatri, sei pronto a sconfiggere il cannolo gigante?'
Un termine usato per una persona che fa tutto in modo maldestro, come una scatola cadente.
Ora chiama tuo cugino Suganda, ha appena rotto di nuovo la porta con la bicicletta!
Modo scherzoso per descrivere una persona che si atteggia a 'gran figo', ma in realtà è tutto fumo e niente arrosto.
U beddu navigante arriva sempre coi suoi occhiali da sole anche di notte, chi pensa di essere?
Un termine usato per prendere in giro bonariamente un amico troppo vanitoso o che si sente eternamente affascinante.
Oh Nino, ti sei messo più profumo oggi? Pari un arruso in cerca di conquista!
Espressione siciliana usata per ridicolizzare qualcuno che parla tanto senza avere nulla di concreto (casa) o utile (pani di cuttuni, cioè pane fatto di cotone).
Ciccio si vantava del suo lavoro importante, ma è tutto 'nenti casa e pani di cuttuni'!
Espressione usata per indicare qualcuno di testardo o che fatica a capire le cose.
Mannaggia a tia, Peppi! Sei proprio testa piatta, te lo devo spiegare cento volte!
Fa riferimento a una persona che sembra sempre avere freddo, anche in estate. Può riferirsi pure a chi si veste esageratamente pesante pure per un piccolo venticello.
Ora ca ci sunnu trenta gradi e ti metti la giacca, sei proprio uno sbarbo!
In Sicilia, si dice di qualcuno decisamente ingordo o sempre affamato: uno che mangerebbe pure i piedi del tavolo.
Giovanni è proprio arriffunnutu, ha finito da solo la teglia di pasta al forno!
In siciliano, significa essere frivolo o superficiale, come chi prende la vita 'cu petri n'funnu', senza farsi troppi problemi.
Giovanni è proprio leggiri, ieri ha fatto un tuffo in mare in piena tempesta col sorriso sulle labbra annacannusi cu' onde!
Un modo scherzoso in dialetto siciliano per dire che una persona obbedisce solo quando gli conviene.
Mario, hai rifatto il letto? Ma certo! Obbedisco a mama... 'na volta alla settimana! Sono un vero obbediricchio!
Modo spiritoso per dire sbirciare qualcuno, di solito con interesse romantico o curiosità spiccata.
Oh Totò, ma ancora t'allisccie davanti alla vetrina solo pi taliari i picci ca trasi e nesci?
Espressione siciliana che significa essere talmente arrabbiati da poter spaccare le pietre.
Quando ha scoperto che gli avevano rigato la macchina, stava tagghiannu i petri tantu era scattuso!
Espressione siciliana usata per indicare che si è finiti in un'impresa complicatissima, quasi disperata.
Mario ha preso troppo lavoro in un weekend solo e ora n'votiamo o fumu con le scadenze!
Espressione siciliana che indica un giovane che si vanta degli affari o della reputazione del padre.
Carmelo è sempre un picciotto di patre, si atteggia come se avesse fatto lui la fortuna della famiglia!
In dialetto siciliano vuol dire 'accumulare', spesso usato per descrivere una catasta di cose o problemi che si stanno ammassando.
Ogni giornata mia è un'accavadduzza di munnizza che augghia, tra lavoro, traffico e mammà chi chiama dieci volte!
In dialetto siciliano, indica una persona un po' ingenua o che si comporta in modo sciocco.
Ma sei proprio un minchione, hai lasciato il portafoglio al bar!
Tipico modo siciliano per dire che fa caldo da morire, quasi da sciogliersi come un gelato al sole.
Amùnnu alla spiaggia ca oggi è 'n scàusu chiù gruossu ri na fucagna!
Espressione siciliana per descrivere una persona che fa finta di lavorare ma non combina nulla.
Guarda quel Giovanni, sempre in giro a fare il scialapopolo invece di darsi da fare!
Esclamazione che indica meraviglia o stupore, come un 'accidenti!' alla siciliana.
Vasìa chi folla oggi in piazza! Pensavo regalassero l'oro invece è solo il mercato!
Termine usato in Sicilia per descrivere una persona che si comporta in modo impacciato o combina guai di continuo.
Giovanni sta scapuzzando tutta la giornata, ha già rotto due tazze e fatto cadere il caffè!
Espressione usata per indicare una persona troppo ordinaria, che si confonde nella massa.
Vedi a Turi? Solita maglietta bianca e jeans blu... E' proprio un stillicidio!
Termine per descrivere una persona che si crede un gran figo, una vera 'stella', ma magari non è proprio così.
Viri chi stellaricu cu sa cammisa tutta brillanti! Si cridi Cristiano Ronaldo.
Un modo di chiamare affettuosamente una cara amica, quasi come dire 'migliore amica', ma con l'intualione che potreste combinarne di grosse insieme.
Oh 'amica bedda, stasira usciamo e andiamo a farci un bel piattuni di arancine!
In siciliano, 'zòculu' non è solo lo zoccolo del cavallo, ma un modo colorito per indicare una persona ostinata e testarda come un mulo.
Aziu, pi convinci a Peppi di scendere in piazza oggi c'habissàri u zòculu rìannu.
Significa 'nascondere' o 'colmare un silenzio imbarazzante', spesso usato per cambiare argomento al volo.
Giovanni, comu finì cu chi storia e l’esame? Ah, futtiti! Stava parlandoti del mare bellissimo a Mondello!
Esprimersi o agire in modo contrario a quello che è logico o favorevole, spesso creando solo complicazioni.
Lu vedi? Sempre ca remare contro 'i ventu, pi fa l'intelligente, e alla fine non combina mai nenti!
Espressione siciliana che indica l'atto di ostentare o di comportarsi da gran signore, ma in maniera un po' ridicola.
Antonio si è presentato alla sagra con quella camicia brillante: chiù scialliro di così non si può!
In siciliano, si riferisce a qualcosa di fresco, ma può anche indicare una persona troppo calma o priva di preoccupazioni.
Oh Carmè, sei proprio friscu! Non ti stai preoccupando per l'esame di domani?
In siciliano significa perdersi in chiacchiere inutili senza concludere nulla, spesso complicando le cose semplici.
Se dobbiamo prendere il treno alle otto e tu stai ancora scafazzando su quale camicia mettere, ci perdiamo la coincidenza!
Un modo colorito per dire che qualcuno è un tantino kitsch o di cattivo gusto, soprattutto nel modo di vestire.
Oh compare, ma hai visto Turi in discoteca con quell'abito leopardato? Proprio un tascio!
Sinonimo di trovarsi alla grande, essere in una situazione perfetta e senza problemi.
Dopo che ha vinto al lotto, quello naviga 'nto pani con la cabrio nuova.
Espressione siciliana per indicare qualcuno che non fa assolutamente nulla tutto il giorno, proprio come la carne su un tagliere.
Pietro è sempre carne maccia; ieri ha passato l'intera giornata sul divano a guardare le nuvole.
Quando qualcosa o qualcuno ti ha spaventato o infastidito a tal punto da farti venire i brividi.
Me scantu, u barista oggi mi ha fatto un caffè che manco il diavolo!
In siciliano, qualcuno con "spessore" che si atteggia a persona di grande importanza o valore.
Carmelo fa 'u spissu perché ha comprato una macchina nuova, ma sempre a chiazzi restiamo.
In siciliano, 'abbagnato' si usa per chi ha mangiato e bevuto troppo durante un pranzo abbondante, tanto da sembrare inebriato.
Dopo quel matrimonio, Totò era così abbagnato che pensava di parlare con la statua della fontana!
Un termine usato per descrivere una persona poco sveglia o distratta, quasi con la testa tra le nuvole.
Ma chi è stu musciazzu? Sta virennu a finestra e ha scurdatu di avvisare quando arrivano gli ospiti!
Piccolo insulto affettuoso per indicare una persona un po' trasandata o disordinata.
Guarda ca, passa prima a casa a cambiarti, sembri na mappina!
Metafora tipica per indicare qualcuno che fa una fatica inutile, come cercare di vendere qualcosa senza avere un cliente.
Lascialo stare a Totò, sempri c'abbagna u pani ma nun ci riesci ca so' mercanzia!
In Sicilia, un 'cannolu' è un dolce iconico ma può anche riferirsi a una persona che si spaccia per essere sempre meglio degli altri, esattamente come il cannolo rispetto agli altri dolci.
Minchia, Pippo è proprio un cannolu: pensa di essere più interessante della granita!
Termine affettuoso siciliano per indicare un ragazzo carino o un giovane amato.
Vidi chi beddu bidduzzu, pare 'na vera stella di cinema!
Termine siciliano usato per descrivere persone volgari o maleducate, spesso riferito a chi parla senza filtri.
U sentisti che disse Totò alla professoressa? Ah, chissu è vastasi nuddu!
Espressione usata per indicare un periodo di magra, solitamente a gennaio dopo le spese delle feste natalizie, quando non c'è più una lira.
Ho mangiato panettone fino a scoppiare e ora a gennaio è tutto genba: pizza finte con pane e ketchup!
Esclamazione colorita usata per indicare una persona particolarmente sfortunata in amore, spesso tradito o trascurato.
Azzz, gioia, sempre u curnutu mi chiovinu sti guai d'amore!
Si dice di qualcuno che osserva lotano e distrattamente, come se stesse perennemente sognando ad occhi aperti.
Totò, ma tu talìi sempri comu 'na lumaca! Subbivi chi la prof sta spiegannu l'interrogazione!
Tipico termine siciliano per indicare un piccolo signore anziano, di solito amichevole ma anche un po' rompiscatole con i suoi racconti eterni.
Ogni volta che passo dalla piazza, il vicchiareddu mi ferma per dirmi la storia della 'grande nevicata del '99'.
Espressione palermitana per indicare un pettegolezzo autunnale che si diffonde in modo virale nei circoli del paese.
Hai sentito quel cuttigghiu d'autunnu su Turi e la zita? Ormai tutta Palermo ne parla, mancu fosse il verdetto di Sanremo!
Termine scherzoso siciliano per una persona che mentre cerca di aiutare, finisce per combinare disastri.
Giovanni ha provato a sistemare la tv, ma ora non funziona nemmeno. È proprio un aiutapacchiu!
Esprime l'idea di sprecare soldi o risorse in modo insensato, come buttare via un piatto di pere buone.
T'ha pigghiatu 'na machina nova e ora fai u tirchio? Ma smettila di manciari a peri!
In siciliano, sta per 'stanco' o 'esausto', come dopo una giornata pesa sotto il sole di Palermo.
Dopo tutta sta zammara, mi sento proprio abbirriato e la mia macchina pare un forno!
Un modo affettuoso e un po' giocoso per riferirsi ai ragazzi o ai giovani in generale, specialmente se combinano delle marachelle.
Ma chi su 'sti guagliuni che s'arrampicano sui muri? Pare fannu i scimmie!
Termine colorito per indicare una persona che parla troppo di cose poco interessanti, come la sabbia al vento.
Ugo, basta fare 'a sabbiorca cu tutti sti discorsi su' pesca! Andiamo a mangiare un'arancina, va.
Espressione per indicare che se l'offesa è amichevole, la riconciliazione è ancora meglio, spesso accompagnata da un abbraccio caloroso.
Dai, non t'arrabbiare! Scusatu e vasatu, ora andiamo a prenderci una granita!
Esprimere un gran complimento a qualcuno, quasi esagerato, che finisce per sembrare una sviolinata.
Mizzica Maria, t'ha abbunnatu con tutti quei complimenti al nuovo parrucchiere! Parra chi ti piace!
Significa fare uno scambio svantaggioso o cambiare qualcosa di buono con qualcosa di inutile.
Pippo ha venduto la macchina per comprarsi un monopattino. U' sacciu, pare che canciò nuci pi cucuzza!
Modo colorito per descrivere quando qualcuno è estremamente stanco o pigramente rilassato sul divano, tipico dopo un pranzo abbondante.
Dopo la lasagna di nonna, mi sono completamente spatasciato sul divano e da lì non mi schiodo!
Modo di dire catanese per riferirsi a una persona che si vanta ma è un pesce piccolo, ovvero conta pochissimo.
Ma chi ti credi di essere con tutta sta sciarra? Alla fine sei solo una pinna 'i sarda!
Un modo colorito per dire 'rubare', tipo il confondere una cosa con un'altra per portarsela via.
Oh Totò, non è che ti sei ammuccato i miei cannoli? Spariti dalla cucina!
Un termine usato per indicare un girovagare senza meta, soprattutto nei paesini siciliani con strade tortuose e vita lenta.
Oh Giovanni, semu tutti scuzzulati a piazza stiura, vieni puru tu?
Un augurio siculo ironico che si può tradurre come 'buona fortuna con la polvere', utilizzato per prendere bonariamente in giro qualcuno che deve affrontare una situazione complicata o caotica.
Hai deciso di farti tutta l'autostrada Palermo-Catania alle cinque del pomeriggio di un venerdì? Auguriri cu pruvulazzu!
È l'arte di vivere con totale rilassatezza senza prendersi troppo sul serio, specialmente quando ci si prende una pausa dopo un gran pasto.
Dopo essersi scolati tutto quel vino e aver divorato gli arancini, il miglior modo per concludere la giornata è scialarre sotto il sole siciliano.
Intercalare tipico usato dai siciliani per esprimere meraviglia o stupore, letteralmente significa 'Madonna Bella'.
Quando ha visto la bolletta dell'energia, ha esclamato: 'Bedda matri che cifuna è chista?!'
Modo scherzoso per chiamare chi si sveglia sempre con calma, come se fosse un bradipo a cui piacciono troppo le lenzuola.
Gianni, sei sempre il solito lettaspiddusu! Sono le dieci e sei ancora a letto!
Un'espressione siciliana che descrive qualcuno talmente ingenuo da sembrare sempre con la testa tra le nuvole, quasi a non sapere di essere al mondo.
Tonu è puru comu un piricuddaru, ha dato l'indirizzo di casa sua a uno col megafono in piazza per farsi salutare.
In siciliano, fare il finto tonto o comportarsi da scemo per scherzare.
Ma la smetti di babbiare e vieni a letto? Non è mica Carnevale!
Espressione palermitana usata per descrivere una grande fatica o noia, soprattutto quando qualcuno parla degli impegni universitari.
E chi ci arrivu a finiri tutti sti esami? Minchia, chi sbattimento!
Modo di dire siciliano per descrivere qualcuno che arriva sempre in ritardo, come il carro che porta le ultime cose.
Giovanni fa comu u sole d'invernu, arriva sempre arreri r'a carretta! Lui arriva quando gli altri sono già andati via!
Modo colorito per dire che qualcuno sta uscendo fuori di testa, tipo quando si arrabbia e fa il pazzo.
Appena ha saputo che gli hanno graffiato la macchina, Pinuzzo lampa e trona davanti a tutti!
Fare il luminosone, ossia quando qualcuno cerca di attirare l'attenzione con atteggiamenti vistosi o esagerati.
Mario ieri al matrimonio non ha fatto altro che lampiare: prima il discorso e poi il ballo scalzo con la cravatta in testa!
Termine che indica qualcuno talmente stanco da sembrare schiacciato da un camion, usato spesso per rimarcare una sfaticata mostruosa.
Dopo la festa di ieri sera, Nino sembrava proprio ciammafricatu.
Usato per descrivere qualcuno che si gode la vita in modo spensierato e senza pensieri, come se non ci fosse un domani.
Dopo il capodanno a Taormina ha schialato tanto che ancora conta i selfie con la sabbia tra i denti.
Stile di vita tipico delle viuzze siciliane. Vuol dire prendere qualcosa in modo astuto e sparire prima che qualcuno se ne accorga.
Carmela s'è fatta 'na granita gratis, l'ha accattata e scappata prima che il barista se ne accorgesse!
In dialetto siciliano, indica un errore grossolano quasi epico, spesso usato con ironia.
Mhai visto ieri in partita? Ho fattu 'na sbagghiu ca mancu mi raccapezza!
Espressione palermitana per incitare qualcuno a sbrigarsi o muoversi più veloce.
Arrichiappatici, che il treno non ci aspetta e tu ancora davanti al cannolo!
Frase siciliana usata per descrivere una persona che cerca di essere discreta ma che in realtà è vistosamente irritante.
Quando Totò cerca di fare il diplomatico, è suttile comu un lime: tutti capiscono che sta mettendo zizzania.
Espressione usata per descrivere qualcosa di incredibile o sconvolgente, spesso in modo positivo. La parola 'sburla' enfatizza il concetto di sorpresa.
Quando ha visto la mia nuova macchina, mi ha risposto: 'Minchia, che sburla!' come se avesse appena visto un UFO.
Espressione per descrivere qualcuno con un ego grande quanto il Monte Etna, sempre convinto di meritare premi e riconoscimenti.
Giovanni è venuto alla festa tutto iuncatu ca medaglia solo perché ha cucinato la pasta col sugo. A sua matri ci desi puru lu premio!
Espressione per dire di sentirsi statico e immutabile, come una lavagna appesa al muro senza nessuno che ci scriva sopra.
Carmelo, comu va la vita? - Sugnu un lavagna, nenti cambia!
Usato per descrivere qualcuno particolarmente testardo, che non molla mai l'osso.
Sei una tigna peggio di un cagnolino con l'osso! Quante volte te lo devo dire!