In dialetto molisano, si usa per descrivere il fruscio delle voci quando la gente sparla alle spalle.
Ho saputo che al bar stavano tutti a fruscià sulla tua nuova fidanzata.
In dialetto abruzzese, significa fare un rumore di foglie o carta che si muove. Si usa per descrivere chiacchiere inutili o pettegolezzi.
Ma la piantate de fruscià su cose che non sapete manco 'ndò stanno!
Esprime l'abitudine di gironzolare senza meta precisa, spesso tipico dei giovani di provincia.
Giovanni oggi non ha voglia di studiare, quindi va a fruscià al centro commerciale.