Catanzaro

Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.

  • Agghià-ma sazzétti

    Espressione usata quando si è impreparati a un imprevisto e si cerca di rimediare alla meno peggio.

    "Hai un buco nella giacca proprio prima del gala. Con del nastro adesivo esclami: 'Agghià-ma sazzétti, stasera saremo chic alla maniera fai-da-te!'"

  • Chillu ciancianotu

    Espressione calabrese usata per indicare qualcuno che si lamenta sempre, spesso in modo esagerato.

    "Ogni volta che usciamo, Tonino è sempre chillu ciancianotu del gruppo — non gli va mai bene niente!"

  • Rasò rì Catanzaro

    Espressione calabrese usata per descrivere qualcosa di estremamente tagliente o diretto, come un rasoio affilato.

    "Quando Luigi ha detto alla nonna che la sua pasta era insipida... mamma mia, sembrava proprio il rasò rì Catanzaro!"

  • Semu chi si po' scrusciu!

    Espressione usata a Catanzaro per indicare una situazione esilarante o imbarazzante.

    "Mentre ballavamo, è caduto il tavolo con tutto il vino! Semu chi si po' scrusciu!"

  • Simpaticuni

    Termine ironico usato a Catanzaro per chi pensa di essere l'anima della festa, ma risulta pesante.

    "Ehi simpaticuni, lo sappiamo che sai suonare il tamburello, ma ci fai respirare un po'?"

  • Catanzarese

    Indica una situazione di confusione totale o caos, come quando sei in una sagra paesana e tutti ballano la tarantella senza seguire il ritmo.

    "Stamattina in centro era un vero catanzarese: nessuno rispettava il semaforo e c'erano almeno tre bande che marciavano!"