Trieste

Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.

  • Biasin

    Stare all'angolo della strada con le mani in tasca, tipo a fare niente di che, ma più nel senso di aspettare qualcuno o qualcosa che potrebbe mai arrivare.

    "Sto facendo il biasin fuori dal bar da mezz'ora e questo Mattei ancora non si vede!"

  • Venitrìde

    Termine triestino per descrivere chi arriva sempre in ritardo, inventando ogni tipo di scusa.

    "Mario è un vero venitrìde: doveva arrivare alle sette, ma sono già le otto passate!"

  • Sgranare

    Esclamazione di stupore o meraviglia, usata quando qualcosa ti lascia a bocca aperta.

    "Quando ho visto il conto del ristorante, mi è venuto spontaneo sgranare: sembrava una rapina!"

  • Scondino

    Nel gergo triestino, significa passeggiare senza una meta precisa, come quando esci solo per 'fare vasche' senza un vero scopo.

    "Dai, facciamo un scondino in centro così vediamo chi c'è in giro, magari incontriamo qualcuno al bar!"

  • Sgrimpare

    Quando stai per affrontare qualcosa di difficile o impegnativo, ma cerchi di non farti intimidire. Tipo un mix tra 'fregarsene' e 'sgranare'.

    "Oh mate, devo sgimpare e capir come parlare con la suocera senza far danni!"

  • Schiribiz

    È quella voglia improvvisa e capricciosa che ti prende di fare qualcosa, spesso stravagante o poco sensato.

    "Ma te si deventado mato? Ti ga un bel schiribiz de ballar in mezo alla piazza con quel freddo!"

  • Barcolana

    A Trieste, si usa per descrivere un gruppo di persone che si ferma ogni due passi per chiacchierare, creando un piccolo ingorgo, proprio come durante la famosa regata.

    "Ma va', guarda quella barcolana all'angolo: non riesco neanche a passare col gelato in mano! Sembra di essere alla regata!"

  • Mulona

    Un termine affettuoso e un po' canzonatorio per indicare una donna di spirito, forte e indipendente, tipica della zona.

    "Te vedi quella là? È na vera mulona, l'altra sera ha ribaltato il bar solo col sorriso!"

  • Taj di riffe

    Quella situazione quando al bar con gli amici ordini un altro giro di vino così, senza motivo apparente, giusto per allungare la serata.

    "Ci stavamo piano calmando, ma poi Marco ha detto che ci potevamo fare un taj di riffe... e niente, abbiamo finito a cantare in piazza Unità alle tre del mattino."

  • Aver la brisa

    Avere una cotta clamorosa per qualcuno, così forte che non riesci a pensare ad altro. Prendi il limonare e portalo al livello successivo.

    "Sai quella ragazza del bar? Mamma mia, ho una brisa per lei che ogni volta mi sembra di vedere le stelle!"

  • Farghe 'na semplisada

    Espressione triestina che significa battere qualcuno nettamente, spesso in una sfida o in un gioco.

    "Ieri a briscola, ghe gavemo fatto 'na semplisada che cussì no i vien mai pù!"

  • Ciulache

    Usato per indicare un tipo sveglio che riesce sempre a mettersi in situazioni favorevoli, come quelli che trovano parcheggio in pieno centro il sabato sera.

    "Mario è proprio un ciulache: ieri ha trovato l'unico tavolo libero in osteria mentre noi congelavamo fuori!"

  • Cantar in do muniole

    Usato per dire che qualcuno sta cantando male o stonando terribilmente, come se due gatti randagi facessero una serenata fuori dalla finestra a mezzanotte.

    "Ieri sera Marco ha preso la chitarra e ha iniziato a cantar in do muniole... sembrava di avere un gabbiano livornese in soggiorno!"

  • Bora da strapazzo

    Quando provi a fare il duro e sembri potente come la Bora, ma alla fine sei tutta scena e poco vento. Sei più un venticello che sposta solo le foglie.

    "Mario è arrivato con tutto quel parlare grosso, ma poi alla prima difficoltà ha fatto una bora da strapazzo: niente di che!"

  • Cassarola!

    Esclamazione usata per esprimere sorpresa o stupore, come quando scopri che quel ristorante fighetto dovevo proprio cercare l'avevo sotto il naso.

    "Cassarola! Ho trovato le chiavi della macchina nel frigo. Bisogna che ci dia un taglio con le serate alcoliche!"

  • Andare in barca

    Quando ti stai arrampicando sugli specchi per spiegare una cosa e fai un casino ancora più grande. Tipo, non sai nuotare e stai già affondando.

    "Luca ha provato a giustificarsi con la prof sull'interrogazione saltata, ma alla fine è solo andato in barca!"

  • Balon de rive

    Espressione usata a Trieste per prendere in giro chi si vanta di cose poco rilevanti o inventate, come se raccontasse frottole in riva al mare.

    "Ah Luca, con quella storia del tuo yacht milionario sei proprio un 'balon de rive'!"

  • Sfigacchio

    Quella sfortunatissima coincidenza che, invece di renderti depresso, ti fa ridere perché è proprio così assurda e incredibile.

    "Immagina: esco di casa senza ombrello e inizia il diluvio universale. Tu pensa, ieri stessa scena! Che sfigacchio triestino!"

  • Baralòt

    Termine triestino che descrive in modo affettuoso una persona pigra e scansafatiche.

    "Marco è sempre sul divano a non far nulla... un vero baralòt!"

  • Basarìn

    Tipo che si fa notare troppo, con uno stile un po' pacchiano e sgargiante. Un vero tamarro ma in versione locale.

    "Ma vedi quel basarìn con la camicia a fiori rossi e pantaloni gialli? Sembra un cartellone pubblicitario ambulante!"

  • Ciapone

    Nel dialetto triestino, si usa per descrivere una persona maldestra o goffa che combina più guai che altro.

    "Mauro, basta fare il ciapone in cucina, hai già rotto tre piatti!"

  • Andar a sbattocchiar la barca

    Espressione triestina usata per indicare qualcuno che perde tempo in attività poco produttive o evita responsabilità.

    "Giorgio, hai fatto i compiti o sei andato a sbattocchiar la barca tutto il pomeriggio a far niente?"

  • Sior Dal Bar

    Tipico signore triestino che trascorre la maggior parte del suo tempo libero al bar a chiacchierare e commentare tutto come fosse il sindaco non ufficiale del quartiere.

    "Ogni mattina mi sveglia il sior dal bar con le sue teorie sul calcio; è un po' il presidente della piazza!"

  • Piròn

    Vuol dire 'forchetta' nel dialetto triestino, ma può essere usato anche per indicare una persona intelligente che riesce a cavarsela in ogni situazione.

    "Ehi Marco, sei proprio un piròn! Sei riuscito a risolvere quel problema prima di tutti gli altri."

  • Perderse in sfilze

    Quando ti distrai e ti perdi tra i pensieri o le chiacchiere inutili, dimenticandoti di quello che davvero dovevi fare.

    "Ero partito per fare la spesa ma mi sono perso in sfilze con Sergio al bar. Alla fine son tornato a casa senza il latte!"