Venezia

Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.

  • Entra ciaro

    Espressione usata per invitare qualcuno a entrare senza fare storie, spesso con ironia se si sta facendo troppo cerimonioso sulla soglia.

    "Ma dai, non restare lì impalato come un baccalà! Entra ciaro e portami quel prosecco."

  • Frusciar

    Quando cammini per le calli e senti quel rumore leggero dell'acqua che si muove sotto i ponti, mescolato con il vento tra le tende. È il 'frusciar', un suono tipico delle Serenissime giornate veneziane.

    "Mentre attraversavamo il ponte di Rialto sentivamo solo il frusciar, sembrava pure che ci parlasse la città!"

  • Gavèrnostèo

    Il tipico modo veneziano di lamentarsi scherzosamente senza una ragione seria, giusto per il gusto di brontolare.

    "Oh Marco, smettila col gavèrnostèo. Lo so che piove, ma non puoi controllare le nuvole!"

  • Farghe su el tavolo

    Quando qualcuno promette di occuparsi di un problema o una situazione ma non fa nulla al riguardo, lasciando tutto a metà.

    "Luca ha detto che avrebbe riparato la bici, ma l'ha solo guardata e se n'è andato. Ha giusto farghe su el tavolo!"

  • Casinàr

    Fare un rumore infernale, come se avessi messo su una band di leoni e pentole nel mezzo della notte!

    "Ehi, la smettete di casinàr là sopra? Pare che stiate provando per il carnevale a mezzanotte!"

  • Ti ga magnà el bocolo de savèrze

    Significa che hai detto un'inesattezza o una fesseria; letteralmente si riferisce a chi ha mangiato il bocciolo di sambuco, con la conseguenza immaginaria di far venir fuori sciocchezze.

    "Ma va là! Quando parli così sembra proprio che ti ga magnà el bocolo de savèrze!"

  • Toso de penello

    Espressione veneziana che descrive una persona testarda, come un pennello incastrato nella vernice secca, incapace di cambiare idea.

    "Oh, ma guarda che Luca è proprio un toso de penello, anche se gli dimostri che ha torto, non cambia mai idea!"

  • Pirlùn

    Un'etichetta per chi, nonostante tutte le avvertenze, riesce ancora a farsi fregare come un novellino dai classici trucchi da turista.

    "Mio cugino, il pirlùn ha pagato 50 euro per un giro in gondola mentre attorno c'era la piena con acqua alta."

  • Stracanàr

    Essere così stanco da sentirsi un sacco di patate, soprattutto dopo una giornata in giro per i canali.

    "Dopo aver vagato tra ponti e calle tutto il giorno, mi sono sentito proprio uno stracanàr sul divano."

  • Principale

    È l'esclamazione del veneziano quando finalmente viene servito il piatto forte, il più atteso, spesso dopo una lunga attesa o conversazione.

    "Oh regà, eccolo qua! Il risotto di pesce è arrivato: meno male che ghe xe el principale!"

  • Andare in bianco

    Quando t'impegni a trovare la calza giusta nelle tradizionali forniture della Befana, ma tutto quello che hai raccolto sono solo scorze d'arancia e canditi.

    "Claudio sperava nella cioccolata nella calza appesa al camino, ma anche quest'anno è andato in bianco con altra arancia candita!"

  • Che macello

    Espressione usata per descrivere quando un giro romantico in gondola su tranquillo canale si converte improvvisamente nel set di un rocambolesco film d'azione, con onde anomale create da un velo-dog impazzito e turisti caduti facendo acrobazie fotografiche.

    "Era tutto perfetto sul Canal Grande finché il vaporetto non ha deciso di giocare ai pirati causando una scena alla Mainardi gemella Titanic... Che macello!"

  • Ciavéto

    Un modo affettuoso e bonario per chiamare un giovane che ha sempre la testa tra le nuvole.

    "Ma dai, quel ciavéto di Marco si è dimenticato le chiavi a casa un'altra volta!"

  • Tirare il pacco

    Impegnarsi in una valanga di enfatiche promesse di aiuto per un trasloco, solo per svanire misteriosamente nel nulla quando arrivano i giorni delle grandi offerte su prodotti elettronici.

    "Giorgio si è impegnato a organizzare il trasporto dei mobili di Luca, ma il giorno del trasloco era sparito dietro uno schermo al Black Friday: classico colpo d’arte veneziano... ci ha tirato il pacco irreperibile!"

  • Cicchettino

    Piccolo bicchiere di vino o liquore che ti bevi al volo nei bàcari, i tipici bar veneziani, magari mentre vai a caccia di un altro spritz.

    "Col freddo che fa oggi, prima del prossimo giro di ombretti mi sparo un cicchettino per scaldarmi!"

  • Scheo ignorante

    Espressione veneziana per descrivere qualcuno che è sempre di cattivo umore, come se avesse costantemente la luna storta.

    "Gianni stamattina era proprio un scheo ignorante, non mi ha nemmeno risposto quando l'ho salutato al bar!"

  • Sbecioto

    Qualcosa di mal combinato o fatto alla leggera, tipico pasticcio veneziano che viene fuori quando fai tutto a casaccio.

    "Guarda ‘sto ponte che hanno rifatto... proprio sbecioto, sembra che l'abbia messo su mio nonno dopo due ombre!"

  • Scuseta

    Termine veneziano per indicare un pettegolezzo o una chiacchiera fatta a bassa voce per non farsi sentire da tutti.

    "Oh, ma lo sai che la Maria ha raccontato una scuseta su di te alla festa? Sei nei guai!"

  • Ciapar el coco

    Espressione veneziana che significa perdere il controllo o andare fuori di testa, spesso a causa di emozioni forti o situazioni inaspettate.

    "Quando ha visto la sua ex col nuovo ragazzo, mi ha detto: 'Ho ciapà el coco e ho fatto una scenata a teatro!'"

  • Ciofeca moderna

    Si dice di qualcosa che prova a sembrare all'avanguardia o sofisticato, ma risulta una delusione totale. Tipo quando un gadget tech ti promette la luna e poi neanche Marte.

    "Ho comprato quel nuovo smartphone, ma con la batteria che dura mezza giornata è proprio una ciofeca moderna."

  • Aver el bacalà ai ferri

    Usato per descrivere qualcuno che è completamente ubriaco o fuori controllo, tipo dopo aver esagerato con le ombre (bicchieri di vino) all'osteria.

    "Ieri sera Giovanni ha bevuto tanto che sembrava avesse el bacalà ai ferri, ballava sui tavoli e credeva di esser Casanova!"

  • Ciucio

    Quando qualcuno è così ubriaco che non riconosce neanche il Canal Grande! Insomma, l'equivalente veneziano di 'sbronzo marcio'.

    "Ieri sera Marco era talmente ciucio che voleva attraversare la Giudecca a nuoto!"

  • Sgolo

    Quando hai una voglia matta di qualcosa, un desiderio impellente che non ti molla più.

    "Oh, vedo quella fetta di tiramisù e mi viene uno sgolo che quasi me la mangio col piatto!"

  • Potatore de chiacchiere

    Termine utilizzato per indicare una persona che tronca le sessioni di pettegolezzo inutile piazzando un commento spiritoso o surreale che lascia tutti con la bocca aperta.

    "Durante l'infinita discussione sul meteo, Luisa ha calato il jolly da potatore de chiacchiere dicendo: 'Ma ve site chiesti perché piove sempre quando bramo lo spritz?'"

  • Bacaro tour

    L'arte di girare da un bacaro all'altro bevendo ombre de vin e mangiando cicchetti, praticamente il pub crawl in salsa veneziana.

    "Ieri sera con Luca abbiamo fatto un bacaro tour così potente che stamattina mi son svegliato credendo di stare su una gondola!"

  • Sederata

    Evento in cui ti siedi senza pensieri e ti rilassi, magari con un buon bicchiere di spritz, senza fare assolutamente nulla.

    "Gianni oggi ha preso ferie e si è fatto una sederata al bacaro tutto il pomeriggio: lui e lo spritz erano una cosa sola!"

  • Che sbatti

    Quando decidi di guardare una nuova serie TV pensando sia solo leggera e poi ti ritrovi alle 3 del mattino infognato in intrighi complicatissimi.

    "Ho iniziato come passatempo, ma ora non posso più uscire perché devo scoprire chi ha rubato il diamante nel passaggio segreto del castello. Che sbatti!"

  • Svolazar

    Mettersi in moto di botto, come un piccione spaventato; tipo quando fai tardi e devi spararti per recuperare.

    "Mamma mia raga, ero lì che cazzeggiavo sul telefono e mi sono accorto che mancavano 5 minuti all'inizio del film, ho dovuto svolazar fino al cinema!"

  • Paron de casa

    Il modo veneziano per definire che sei il boss della situazione, col controllo di tutto. Praticamente, chi comanda a modo suo.

    "Eh sì, dopo quella festa a San Marco sono ufficialmente il paron de casa in città!"

  • Risparmionesco

    Modo di fare di chi cerca sempre il risparmio massimo, quasi all'eccesso. Da bravo veneziano che si destreggia tra canali e costi della città.

    "Gianni è talmente risparmionesco che porta sempre da casa la bottiglietta d'acqua per non spendere in Piazza San Marco!"

  • Xe tutto un ciacole

    Quando qualcuno chiacchiera tantissimo senza arrivare al punto, insomma, solo parole al vento!

    "Luca? Na, lascia stare, è tutto un ciacole. Te ga ascoltato ieri sera? Alla fine non ha detto niente de serio!"

  • Farsi un giro in sandolo

    Prendersi una pausa per rilassarsi, magari allontanandosi dalla folla e godendosi un po' di tranquillità, come fare una passeggiata in barca sui canali.

    "Dopo tutto 'sto casino al mercato, mi faccio un giro in sandolo. Vedi che mica sono matto a restare qua!"

  • Ciàpa segréti

    Usato per dire a qualcuno di non spifferare i segreti, praticamente un 'taci' veneziano.

    "Oh Gianni, ciàpa segréti e nun dir niente a nessuno de quello che te ho raccontà ieri soir."

  • Daje 'na pacca

    Usato per indicare un atteggiamento spensierato e avventuroso, come il disperato tentativo di seguire correnti nuovi e inaspettati. Incarna lo spirito del ‘chi non risica non rosica’.

    "Quando Marco ha deciso di prendere una gondola in leasing sperando di diventare influencer sul canale dopo che 'nessun va a vogar più', gli amici han detto: 'Daje 'na pacca ci prova pure coi remi!'"

  • Gramatica de mar

    Espressione veneziana usata per descrivere qualcuno che fa confusione o non capisce bene le cose.

    "Ma avete visto come parcheggia? Quello è proprio un 'gramatica de mar'."

  • Obbedienza del gondoliere

    Espressione ironica usata per indicare chi segue le regole solo quando gli fa comodo, proprio come un gondoliere che rema solo quando serve.

    "Mario si vanta di essere disciplinato, ma quando arriva l'ora dell'aperitivo, segue l'obbedienza del gondoliere!"

  • Pomiciare

    Il vano tentativo di far sembrare meno disastroso il proprio ombrello da poche lire durante un acquazzone improvviso.

    "Mentre cercavo di pomiciare l'ombrello tra le calli inondate, più che ripararmi mi sono ritrovato a fare la doccia col cappotto."

  • Savorìn

    Uno che cerca di risplendere o distinguersi nel gruppo, ma finisce per sembrare un po' troppo pretenzioso. Insomma, colui che vuole fare il figo ma lo fanno cuocere nel suo brodo.

    "Giacomo ieri sera al bar con quella camicia sgargiante sembrava proprio un savorìn, tutti noi ridevamo e lui non capiva perché."

  • Demenegare

    Quando ti perdi nei vicoli di Venezia e passi più tempo a girare intorno che a fare qualcosa di utile.

    "Oh raga, ieri volevo andare al bacaro ma ho finito per demenegare tra calli e campielli. Alla fine ho cenato con un panino in stazione!"

  • Sbrocco

    Quando perdi la pazienza e scoppia il putiferio, urlando come un matto. Insomma, quando ti parte l'embolo.

    "Oh raga, ieri al mercato mi han fatto pagare il doppio il pesce... ho sbroccato davanti a tutti come se non ci fosse un domani!"

  • Ciacola

    Chiacchierata leggera e senza impegno, spesso accompagnata da un buon spritz in compagnia.

    "Oh raga, sabato ci facciamo una ciacola in piazza San Marco con due spritzetti?"

  • Apericena

    Un carnevale quotidiano dove l'aperitivo diventa un atto teatrale. Tra spritz mosso e cicchetti mozzafiato, i commensali si travestono da critici gastronomici cercando di portare in equilibrio lo sfarzo nel creare immagini Instagrammabili piuttosto che godere di cicheti tradizionali.

    "Giacomo: 'Dieci minuti all'apericena e già scatto foto al secondo tramezzino!' Sofia: 'Con le maschere FAIL, come vincono il Premio Oscar del selfie a senso unico.'"

  • Naso a punta

    Riferito a chi è sempre in mezzo ai fatti di tutti, come se avesse un radar naturale per le gossip del quartiere.

    "Oh, ma sei ancora dietro la porta della Gina? Sei proprio un naso a punta!"

  • Far cascare il leone

    Fare una figuraccia epica, quando fai o dici qualcosa di super imbarazzante e tutti ti guardano tipo che non possono credere a quello che hai appena combinato.

    "Oh, l'altro giorno Gio ha cercato di saltare su una gondola ed è finito in laguna. Ha fatto davvero cascare il leone!"

  • Ciò che tempo, el musso

    Un modo veneto di chiedere l'ora che suona un po' punk: riguarda l'orario (tempo) e chiama in causa un immaginario amico 'el musso', che significa asino, ma spesso viene usato per rivolgersi affettuosamente a qualcuno.

    "Oh, Elia, ciò che tempo, el musso? Che se famo tardi alla festa e no gh'è più spritz!"

  • Ciò

    Una parola tuttofare che i veneziani usano all'inizio, in mezzo o alla fine di una frase per enfatizzare o attirare l'attenzione, simile a 'ehi'. È il jolly delle conversazioni.

    "Ciò, hai visto Luca? Era sbronzo come un cammello ieri sera al bar."