Palermo

Palermo è caos che danza, tra mercati, arancine e “bedda matri!”. I palermitani parlano a 200 all’ora e ogni cosa è un’opinione forte. Il cibo è sacro, il sole è potente e la storia ti investe ad ogni angolo. Qui anche il traffico è un’arte.

  • Che macello

    Espressione usata per descrivere una situazione caotica o una serata di festa che sfugge di mano, diventando memorabile e piena di eventi inaspettati.

    "Eravamo a una cena tranquilla, ma poi ci siamo ritrovati a ballare con dei flamencos spuntati dal nulla e Silvio che cantava sulla fontana. Che macello!"

  • Antigoin

    Si utilizza per parlare di una persona che è proprio fuori dal giro, come quando non capisce le nuove mode o rimane indietro con la tecnologia.

    "Mario usa ancora il telefono a conchiglia, è un vero antigoin del mondo digitale!"

  • Trìssina

    Termine palermitano usato per descrivere un gran caos disordinato, tipico delle giornate in centro città.

    "Oggi trovare parcheggio in centro è stata na' trìssina, meglio girare col motorino!"

  • Sali sali

    Un modo scherzoso per dire a qualcuno di continuare a parlare o di raccontare una storia che sembra incredibile o esagerata. Un invito a portare avanti la narrazione spettacolare, quasi come se si stesse scalando una montagna di assurdità.

    "Luigi mi ha detto che ha pescato un pesce grosso quanto una Vespa! Io gli ho risposto 'sali sali', volevo vedere fin dove arrivava."

  • Arrusti e mangia

    Festa improvvisata dove si grigliano carne e pesce al volo. A Palermo non servono scuse per accendere un barbecue e fare baldoria.

    "Ieri sera abbiamo fatto un arrusti e mangia in spiaggia, sembrava di stare alla sagra della salsiccia!"

  • Sgurriare

    Pulire qualcosa in modo rapido e un po' superficiale, giusto quel tanto che basta per far sembrare tutto a posto.

    "Oh ma sta casa è un casino! Dai, sgurriamo al volo prima che arrivino gli ospiti."

  • Dare l'occhio

    Quando tieni sotto controllo qualcosa o qualcuno senza farti notare, esattamente come un gatto che osserva con astuzia.

    "Non ti preoccupare per la tua Vespa parcheggiata: ho dato l'occhio tutto il tempo, se si avvicinava qualcuno mi facevo vedere come un'aquila!"

  • Avanza

    Esclamazione usata a Palermo per spronare qualcuno a muoversi o a darsi una mossa quando sta perdendo tempo.

    "Franco, muoviti a vestirti! Avanza che dobbiamo andare allo stadio!"

  • Abballari

    Quando ti metti a ballare senza freni e sembra che stai facendo un concerto in mezzo alla strada. Vale anche per indicare quando qualcuno fa una gran confusione.

    "Ma chi è quel pazzo in piazza che abballa come se fosse al Festival di Sanremo? Questo sì che sa fare spettacolo!"

  • Testa i balata

    Modo colorito per definire qualcuno di testardo o un po' ottuso, proprio come una testa dura quanto una mattonella.

    "Mario insiste a fare il bagno mentre pioveva, oh ma sei proprio testa i balata!"

  • Spriciàrisi

    Quando ti metti a ballare o a divertirti come un matto ad una festa, soprattutto dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino in più.

    "Ieri sera al compleanno di Peppe mi sono spriciàtu e ora mi fa male tutto!"

  • Spaccarsi di studio

    Studiare intensamente per molte ore, spesso fino a tarda notte, perdendo la cognizione del tempo.

    "Vincenzo aveva promesso di unirsi a noi ieri sera, ma si è spaccato di studio così tanto che l'abbiamo trovato alle sette del mattino in biblioteca, sommerso da fotocopie e bucce d'arancia."

  • sbricciarsi

    Fare finta di pagare quando esci con gli amici, ma trovare sempre una scusa per evitare realmente di mettere mano al portafoglio.

    "Ogni volta che siamo al bar, Totò si sbriccia: dice che deve andare in bagno e torna quando è già tutto pagato! È un genio."

  • Nfasciata

    Descrive una situazione talmente incasinata e confusa che i tentativi di spiegarla suonano come favole assurde e incredibili, tipiche solo delle migliori storie da bar in Sicilia.

    "Quando Filippo mi ha spiegato perché il gatto del vicino guidava il motorino, ho capito subito che era una nfasciata epica."

  • Vucciria

    Letteralmente il nome di un famoso mercato, ma in gergo significa grande confusione o baccano. Usato per descrivere situazioni caotiche alla palermitana.

    "Ieri sera a casa di Peppe era una vucciria: la nonna ballava sul tavolo e i cugini litigavano per l'ultimo cannolo!"

  • Arrimunnia

    Descrive una situazione caotica e disordinata, spesso con un tocco di comicità involontaria.

    "Era tutto perfetto finché le tovaglie non sono state risucchiate dal mare, creando un'arrimunnia degna di una soap opera. Ancora stiamo raccogliendo i panini dalla sabbia!"

  • Grigio palermitano

    Uno stato d'animo confuso o di incertezza, specialmente quando devi decidere se andare a mare con il sole o fare una passeggiata con nuvole all'orizzonte.

    "Oggi sono in modalità grigio palermitano: non so se prendere il costume o l'ombrello!"

  • Lungrisi

    Modo palermitano per dire che qualcuno è lunghissimo nel fare qualcosa, tipo una chiacchierata che non finisce mai.

    "Oh, ma Peppe è un vero lungrisi! Ancora sta raccontando la storia del suo weekend e siamo al mercoledì!"

  • Ammunciata

    Quando sei talmente stanco che ti butti sul letto senza nemmeno toglierti le scarpe. Tipico dopo una giornata tra la Vucciria e il mare.

    "Oh, ieri m'ha presa un'ammunciata appena rientrato a casa: giusto il tempo di buttarmi sul letto e ciao mondo!"

  • Cuore di melanzana

    Un modo amorevole per prendere in giro qualcuno che ha la testa fra le nuvole ma è sempre benvoluto: tenero dentro, proprio come una bella melanzana imbottita.

    "Oh Giovanni, hai scordato pure che oggi era il tuo compleanno! Sei proprio un cuore di melanzana!"

  • Tranquillo come un palermitano in 'chiovere'

    Descrive qualcuno che affronta le avversità con una calma quasi zen, tipico di chi è abituato a navigare nel caos quotidiano di Palermo.

    "Franco, il prof sta controllando i compiti! - E vabbè, Antonè, io sono tranquillo come un palermitano in 'chiovere', tanto male che vada, m'arrangio!"

  • Scafazzatu

    Un tipo che fa qualcosa di stupido o buffo, uno che ha sempre la testa fra le nuvole ma in modo divertente.

    "Vedi quello là che sta cercando di aprire la porta spingendo invece di tirare? È proprio scafazzatu!"

  • Spremuta di spia

    Un modo divertente per descrivere qualcuno che ha sete di pettegolezzi, sempre a cercare e raccontare le novità succulente della gente.

    "Oh Gio', ma quella tua cugina è proprio una spremuta di spia, sa i fatti miei meglio di me!"

  • Eiu 'u biondu

    Indica una bibita gassata, come chinotto o aranciata, ed è la scelta obbligata quando vuoi qualcosa di fresco e dolce.

    "Fa un caldo che si squaglia l'asfalto, vai e prendimi 'u biondu che muoio!"

  • Cosa da palori

    Si riferisce a una situazione socialmente imbarazzante o assurda che diventa immediatamente il centro dell'attenzione e su cui tutti sentono il bisogno di commentare.

    "Alla festa di ieri, quando il karaoke si è bloccato proprio sul finale di 'Tu vuò fa l'americano', tutti hanno riso per un quarto d'ora. Una vera cosa da palori!"

  • Bordello

    Confusione totale o caos che regna sovrano, spesso causato da troppe persone che parlano o fanno cose allo stesso tempo.

    "Sono entrato al bar sotto casa all'ora di punta ed era un bordello: gente che urlava, bicchieri che volavano... sembrava la fiera del caos!"

  • Prendere a scialo

    Godersela alla grande, magari con una certa pigrizia, facendo le cose senza fretta e con il massimo piacere.

    "Oggi ho deciso di prendere tutto a scialo: mare, sole e arancine. Che giornatona!"

  • Scusèla

    'Scusèla' a Palermo si riferisce a chi inventa scuse incredibili per evitare eventi sociali. È così bravo a creare giustificazioni che potrebbe scrivere sceneggiature!

    "Quando Giovanni ha detto che non poteva venire alla festa perché il gatto della vicina aveva le vertigini, abbiamo capito che era un vero 'scusèla'."

  • Fimminazza

    Nel cuore di Palermo, una 'fimminazza' è quella ragazza che non si piega mai al vento del dramma e delle chiacchiere: lei porta sempre una soluzione, magari esagerata ma efficace!

    "Quando ci siamo persi in centro, Caterina ha fermato un vigile con un fischietto più forte dello Stadio. È davvero na fimminazza!"

  • Calarsi

    Quando qualcuno si dilegua in modo improvviso da una serata o situazione senza dire niente a nessuno. Letteralmente 'sparire' come un ninja, ma mantieni un profilo basso.

    "Oh ma hai visto Giovanni ieri? Si è calato dalla festa alla chetichella, tipico suo!"

  • Sfacciata

    Si dice di una persona che parla senza peli sulla lingua, dicendo tutto quello che pensa senza preoccuparsi delle conseguenze.

    "Hai visto Tonino? Gli hanno chiesto del progetto e lui ha risposto sfacciato che non gliene fregava niente!"

  • Mattanza

    Caos totale e chiasso spropositato, come una festa che degenera sul più bello. Quando c'è casino da tutte le parti.

    "Sono entrato nel bar e sembrava scoppiata la mattanza: musica alta, gente che ballava sui tavoli e urla ovunque!"

  • Vasariello

    Termine usato per descrivere una persona un po' stramba o fuori di testa, spesso in modo scherzoso.

    "Ieri sera Marco ballava come un matto, era un vero vasariello! Ci ha fatto sbellicare dalle risate!"

  • Far baldoria

    Organizzare una serata con amici che si trasforma in una festa rumorosa e vivace, spesso con musica ad alto volume.

    "Eravamo seduti tranquilli a sorseggiare un Martini sul balcone, finché non abbiamo iniziato a far baldoria cantando Celentano a squarciagola, con tutta Palermo che ci ascoltava sotto le stelle!"

  • Scialacano

    Usato per descrivere qualcuno che è lento e pigro, come se portasse il peso del mondo sulle spalle.

    "Mario stamattina a lavoro era un vero scialacano, sembrava che avesse fatto una maratona nel sonno!"

  • Sgamato

    Essere scoperti mentre si fa qualcosa di nascosto o losco, tipo un furbetto pizzicato con le mani nel sacco.

    "Ah, figurati, pensava di copiare alla verifica ma è stato sgamato dal prof al volo!"

  • Ammucciari u caddozzu

    Letteralmente significa 'nascondere lo spezzatino', ma viene usato per indicare quando qualcuno cerca di coprire o nascondere qualcosa di sospetto o imbarazzante.

    "Dopo che ha combinato un bel guaio a tavola, ha cercato di ammucciari u caddozzu come se niente fosse!"

  • Scinniri

    Quando hai bisogno di prendere qualcosa dal negozio sotto casa o semplicemente vuoi uscire per una passeggiata breve. È come dire 'faccio un salto giù', ma in vero stile palermitano.

    "Ma che fai, Giuseppe? Non lo sai che è il momento perfetto per scinniri e prendere due arancini belli caldi?"

  • Collinaro

    A Palermo, un 'collinaro' è qualcuno che si ritira tra le colline madonite per riflettere in silenzio, lontano dal caos cittadino, magari per dedicarsi a studi filosofici o culinari.

    "Oh Pino! Ma che fai su quelle colline sperando di trovare ispirazione per i tuoi piatti? Sei proprio diventato un vero collinaro!"

  • Tanticchia

    Espressione usata a Palermo per indicare che ci vuole un po' di pazienza, spesso in contesti informali come quando si aspetta il cibo al ristorante.

    "Ragazzi, il panino sta arrivando! Turi, stai calmo, manca tanticchia o smantelli il tavolo?"

  • Sfriggere

    Quando qualcuno cerca di impressionarti o conquistarti con modi di fare e parole altisonanti, ma finisce per esagerare e sembrare ridicolo.

    "Giancarlo ha passato tutta la serata a sfriggere con quella storia del suo yacht. Peccato che a Mondello ci vada ancora col pedalò!"

  • Sbracare

    Fare le cose in modo esagerato, senza freni o controllo, come se si stesse sempre 'suonando' in modo esagerato.

    "Oh, Mario ieri sera ha sbracato alla festa: ballava sui tavoli come un matto!"

  • Binca

    Momento imbarazzante in cui dimentichi il nome di qualcuno che fingevi di conoscere bene.

    "Occhio, al matrimonio ho fatto una binca con la cugina della sposa... e ho dovuto improvvisare un nome sul momento!"

  • Babbaluci

    Letteralmente significa lumache, ma a Palermo indica anche il sorseggiare qualcosa di buono e fresco con calma, come un vero siciliano che si gode la vita.

    "Siamo al mare: prendo una birra e mi faccio un paio di babbaluci guardando il tramonto. Cosa c'è di meglio?"

  • Essere in sbatti

    Trovarsi impigliati in mille faccende a causa della propria procrastinazione, come cercare di finire un puzzle durante una sagra affollata.

    "Alessio è talmente in sbatti con le commissioni arretrate che sembra stia giocando a Tetris per incastrare anche il suo caffè."

  • Farsi 'na sigaretta

    Prendersi una pausa per fumare una sigaretta, spesso associato a un momento di relax e riflessione.

    "Oh frate', che ne dici se ci facciamo 'na sigaretta prima che questo sole ci sciolga le idee?"

  • Maxiù

    Usato per dire che qualcuno si sta vantando troppo di sé, facendo il grande senza motivo. È come dire: 'Datti una calmata!'

    "Oh Giovanni, con questo racconto sei sempre il solito maxiù! Sembra che hai scalato l'Everest in due ore!"

  • Futtitinni

    È un invito a non preoccuparsi troppo delle cose, a prendere la vita come viene e lasciare andare le ansie.

    "Cumpà, hai perso l'ultimo treno? Futtitinni, ce ne saranno altri!"

  • Arrusicamento

    Quella voglia irresistibile di andarsene a zonzo, camminando senza una meta precisa. Di solito capita quando il sole è bello alto e non ti va di stare chiuso in casa.

    "Oggi mi sento un certo arrusicamento, quasi quasi mi faccio un giro fino al Foro Italico."

  • Essere 'mpagliato

    Quando sei completamente esausto o sfatto, al punto da sembrare fuori uso come un vecchio mobile.

    "Dopo la festa di ieri sera sono 'mpagliato: mi sento come un armadio antico che non si muove neanche a spingerlo!"