Patocco
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Termine simpatico usato per descrivere una persona credulona o ingenua, quasi come un pollo che crede a tutto.
"Luca ha comprato quella macchina usata da Mario senza nemmeno controllarla. Che patocco!"
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Nella parlata friulana indica una persona che di solito racconta storie esagerate o poco credibili, proprio come un 'pesce d'aprile' ambulante.
"Guarda che patocco quel Toni! Dice di aver visto l'orco nel bosco mentre andava a funghi!"
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Termine friulano per indicare una persona credulona o ingenua, uno che si beve tutto quel che gli racconti.
"Dai che ci crede pure stavolta, è proprio un patocco!"
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Si dice di una persona credulona, che crede a tutto senza pensarci troppo.
"Ma dai, non fare il patocco! Non è vero che in Austria ti regalano la birra solo perché sei italiano!"
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Un termine usato per descrivere una persona pigra, che non si smuove nemmeno se gli metti il giardino sotto il naso.
"Marco è proprio un patocco, gli hanno offerto il lavoro dei suoi sogni e lui preferisce rimanere a poltrire in giardino."
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Usato per descrivere una persona o cosa che è un po' stravagante e buffa, come se avesse sempre la testa tra le nuvole.
"Guarda che patocco quel Cesare, è andato a fare la spesa in ciabatte e pigiama!"
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Nel dialetto friulano, un 'patocco' è una persona un po' lenta di comprendonio o goffa nei movimenti.
"Oh Marco, datti una mossa! Sembri un patocco appena uscito dal campo dopo la sconfitta!"
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Usato a Milano per indicare qualcuno che fa sempre lo scemo, specie quando arriva il freddo autunnale e inizia a lamentarsi del clima come se fosse una tragedia.
"Ehi patocco, smettila di dire che l'autunno è la fine del mondo solo perché ti tocca tirare fuori il cappotto!"
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Termine usato per descrivere un piatto o una bevanda di pessima qualità, spesso servito da qualcuno che pensa di saper cucinare. Deriva dalla parola friulana 'patoc', che indica qualcosa di poco valore.
"Ma che patocco mi hai servito? Sembra il mangime del gatto!"
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In Friuli, si dice 'patocco' a chi è un po' svampito, lento nel cogliere le cose, spesso in ritardo.
"Ma dai, Marco! Sei sempre il solito patocco; siamo partiti da mezz'ora e tu ancora a casa che aspetti il caffè!"
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Si usa per descrivere una persona un po' sprovveduta o ingenua, specie di fronte a qualcosa di ovvio.
"Ma sei proprio un patocco, pensavi davvero che allo stadio il tifo fosse roba da principianti?"
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In friulano, si riferisce a una persona non troppo sveglia o un po' ingenua. È un modo bonario per dire che qualcuno è un po' lento di comprendonio.
"Ma sei proprio un patocco se ti sei scordato la data del tuo compleanno!"