Lucania

Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.

  • Scianfrüdd

    Espressione lucana per descrivere una persona sempre indecisa e con la testa tra le nuvole.

    "Oh scianfrüdd, ancora a pensare se uscire o no? Muoviti che siamo già in ritardo!"

  • Sorescia

    Termine affettuoso usato in Lucania per indicare una sorella o un'amica del cuore, con quel tocco di calore tipico della regione.

    "Oh, stasera esco con la mia sorescia, ci facciamo due risate e poi andiamo a ballare al pub! Che serata ci aspetta!"

  • Ciucculill' d'ù pais

    Espressione usata per descrivere una persona così orgogliosa delle proprie origini paesane da sembrare la mascotte del paese.

    "Guarda Gino con quella maglietta! Oggi si sente proprio il 'ciucculill' d'ù pais', sta stringendo mani come se fosse il sindaco!"

  • Ndruzzia

    Termine lucano per descrivere una situazione di totale confusione, come quando non sai da dove cominciare.

    "Ma che ndruzzia di carte hai lasciato sulla scrivania? Sembra che ci sia passato un tornado!"

  • Fruscio

    Termine lucano per indicare chi si impiccia degli affari altrui, un vero e proprio pettegolo del quartiere.

    "Oh, ma che fruscio è questo? Sempre alla finestra a ficcare il naso nei fatti di tutti!"

  • Vicchènno

    Espressione lucana usata per augurare buona fortuna, simile a 'in bocca al lupo'. Deriva dall'abitudine di incoraggiarsi tra compaesani.

    "Domani hai quel colloquio importante? Vicchènno, spacca tutto e fai vedere chi sei!"

  • A' grappola

    Espressione lucana per descrivere una situazione o persona disordinata, come un grappolo d'uva lasciato sulla vite.

    "Giuvà, ma guarda 'sta stanza! È tutta 'a grappola dopo che hai cercato le scarpe sotto al letto!"

  • Ristì

    Espressione lucana per descrivere qualcuno talmente pigro da sembrare bloccato nel posto in cui si trova, come se fosse incollato.

    "Uagliò, sei sempre ristì su quel divano! Manco 'na ruspa ti sposta!"

  • Tené cumpénz

    Espressione lucana per descrivere qualcuno che ha un aspetto trasandato o poco curato.

    "Oi Maria, ma hai visto quel ragazzo? Tené proprio cumpénz con quella camicia a quadri, sembra uscito da un film western!"

  • Cetrangolo m'fatt spavent'

    Espressione lucana usata quando qualcuno ti fa prendere un grande spavento o appare all'improvviso.

    "Ero sul divano e all'improvviso è entrato mio nonno: cetrangolo m'fatt spavent', quasi mi strozzavo col pane!"

  • Cumm' na lattuga

    Espressione lucana per descrivere qualcuno particolarmente smidollato o molle, come una foglia di lattuga appassita.

    "Giovanni, muoviti a prendere il pallone invece di stare lì cumm' na lattuga!"

  • Ficcalia

    Termine lucano per descrivere chi si intromette ovunque, sempre a ficcare il naso nei fatti altrui.

    "Oh, ma quel Gianni è proprio una ficcalia! Stamattina voleva sapere pure quante matite avevo nello zaino!"

  • Stuòrdloppo

    Termine lucano per descrivere qualcuno che vaga senza una meta precisa, come se seguisse un oroscopo strampalato.

    "Oh, ma tu sembri proprio uno stuòrdloppo oggi, vai in giro come se seguissi l'oroscopo di un matto!"

  • Capatosta

    In dialetto lucano, si usa per descrivere una persona ostinata e testarda, come un mulo che non si muove neanche a cannonate.

    "Mimmo è proprio capatosta: neanche gli alieni riuscirebbero a fargli cambiare idea sul sushi!"

  • Addò stai comm' alla 'Repùbblica'

    Espressione lucana usata per chiedere a qualcuno dove si trova, con un tono scherzoso come se fosse in un luogo importante.

    "Gianni non risponde al telefono e Caterina, preoccupata, esclama: 'Ué Gianni, addò stai comm' alla 'Repùbblica'? Mo' torna ca pizz è pront!'"

  • Stà cciccann' u ventagli' a gennàr'

    Espressione lucana per indicare chi fa cose inutili o fuori luogo, come sventolarsi in pieno inverno.

    "Oh, ma che fai? Stà cciccann' u ventagli' a gennàr'? Muoviti e datti da fare, che l'estate è ancora lontana!"

  • Zufalo

    Termine usato in Lucania per indicare qualcuno che dà fastidio in continuazione, come una zanzara estiva che non ti lascia in pace.

    "Giuseppe, sei proprio un zufalo! Lasciami finire il film in pace, dai!"

  • Sciddìa

    Termine lucano per descrivere il momento in cui qualcuno si calma e si rilassa dopo essersi innervosito.

    "Dopo aver litigato con sua moglie, Vito è andato al bar a bersi un amaro per sciddìa e calmarsi un po'."

  • Cumpassu

    Termine lucano per descrivere una persona che si comporta in modo stravagante e un po' folle, ma in maniera simpatica.

    "Hai visto Mario? Sta ballando in piazza sotto la pioggia... è proprio un cumpassu quel ragazzo!"

  • Megabbola

    Esclamazione lucana per indicare una bugia colossale o un'esagerazione incredibile. Usato quando qualcuno racconta storie poco credibili.

    "Oh Peppe, se mi dici ancora che hai visto Brad Pitt al bar, sei proprio 'na megabbola!"

  • Frisc'cammë

    Espressione usata per descrivere un caos totale, spesso durante le grandi riunioni di famiglia.

    "A Natale dai nonni era un frisc'cammë: tutti urlavano e correvano dietro ai bambini che inseguivano il cane!"

  • Sciavuddo

    In gergo lucano, 'sciavuddo' si riferisce a chi beve tutto d'un fiato, come se fosse sempre assetato.

    "Gigi, sciavuddo com'eri ieri sera, hai finito la birra in un lampo! Non è mica una gara di gargarismi!"

  • Cazzipicchia

    Espressione lucana usata per descrivere un momento di sorpresa positiva, come quando trovi venti euro nel vecchio giubbotto.

    "Cazzipicchia! Ho trovato i biglietti del concerto in tasca, stasera si balla!"

  • Stoccass

    Termine lucano per indicare una persona dall'aria imponente ma un po' goffa, simile a uno stoccafisso.

    "Guarda 'sto stoccass che prova a ballare, sembra un robot con le scarpe di cemento!"

  • Càzzese

    Usato per descrivere una persona furba e intraprendente, capace di cavarsela in ogni situazione, tipico della gente lucana.

    "Oh, ma che càzzese quel Peppino! In cinque minuti ha venduto le sue vecchie galline al doppio del prezzo!"

  • Scacchitiello

    In dialetto lucano, si dice di qualcuno che sembra sempre fortunato, come chi trova la ciambella con più zucchero.

    "Giggino è proprio uno scacchitiello: ha trovato un portafoglio pieno di soldi mentre andava a comprare il latte!"

  • Stì làinc

    Espressione usata per dire a qualcuno di stare fermo e non impicciarsi. È un mix tra l'inglese 'stay' e il suono tipico lucano.

    "Gianni, stì làinc e non ti impicciare mentre preparo il baccalà!"

  • Pigliu 'u serpe naquisa

    In dialetto lucano, significa prendere una cantonata. Letteralmente vuol dire afferrare una serpe innocua, ma il senso è di commettere un errore o cadere in inganno.

    "Quando l'amico gli ha rifilato quel telefonino vecchio spacciandolo per nuovo, Giovanni ha proprio pigliu 'u serpe naquisa!"

  • T'gliupertol'

    Espressione lucana per descrivere una persona che vive nella confusione totale, come un calendario pieno di scarabocchi.

    "Oh, ma sei proprio un t'gliupertol'! Ieri mi hai detto che ci vediamo alle sei, e oggi cambi orario come ti pare!"

  • Socaiuolo

    In dialetto lucano, si riferisce a chi si lamenta continuamente, soprattutto riguardo al costo della vita.

    "Oh, ma sei proprio un socaiuolo! Ti lamenti pure se il caffè al bar aumenta di dieci centesimi!"

  • Mareggiata

    Nel gergo lucano, si usa per descrivere il caos che si crea quando tutti parlano contemporaneamente.

    "Ieri al bar durante la partita era una vera mareggiata di voci, non si sentiva nemmeno il commentatore!"

  • Vendíss'u l'ággh's

    Espressione lucana per indicare qualcuno che cerca di vendere anche l'impossibile, come vendere il ghiaccio agli eschimesi!

    "Michele è proprio uno da 'vendíss'u l'ággh's', riesce a rifilarti pure un frigo rotto dicendo che è un modello vintage!"

  • Ciucciaridd

    In dialetto lucano, si riferisce a una persona che tenta continuamente di ottenere qualcosa, ma fallisce sempre, come chi ci prova con tutti ma non conclude mai.

    "Antonio è proprio 'nu ciucciaridd: ieri ha provato a rimorchiare Maria, ma l'unica cosa che ha ottenuto è stato un caffè... amaro!"

  • Cànciaro

    In dialetto lucano, si riferisce a una persona che vaga senza una meta precisa, simile a un randagio.

    "Oh, Carmine sembra proprio un cànciaro, va in giro tutto il giorno senza combinare nulla!"

  • Stavanèdd

    Termine lucano per indicare una persona testarda, che non cambia idea neanche se gli racconti le storie di Alfredo l'illusionista. È come parlare al muro!

    "Ma quanto sei stavanèdd! Ti dico che quel film fa schifo e tu vuoi comunque andare a vederlo! Sei peggio di un mulo!"

  • Cane 'i pess

    Espressione lucana per descrivere qualcuno che gira intorno alle cose senza mai concludere nulla.

    "Gianni è proprio un cane 'i pess, ci mette ore solo per decidere se andare al mare o no!"

  • Uagnattell' a mancina

    Espressione lucana per descrivere qualcuno che sembra avere due mani sinistre, quindi un po' goffo o maldestro.

    "Tizio: Oggi ho fatto cadere il piatto e pure il bicchiere! Caio: Uagnattell' a mancina, sei proprio un disastro!"

  • 'Nu fùrmine

    Espressione lucana per descrivere qualcuno che si muove con grande velocità o energia, simile a un fulmine.

    "Giovà, sei arrivato al bar come 'nu fùrmine! Manco il tempo di ordinare il caffè!"

  • Porta 'u scippo

    Espressione lucana per invitare qualcuno a mantenere un segreto o a non spettegolare.

    "Abbiamo scoperto del suo nuovo fidanzato, ma tu porta 'u scippo, altrimenti la comare inizia a sparlare!"

  • Orosc' n'gràscio

    Espressione lucana per indicare una giornata storta, come se il destino avesse deciso di complicarti la vita con un oroscopo sfavorevole.

    "Stamattina ho perso l'autobus, ho rovesciato il caffè e mi si è rotto il cellulare. Certo che oggi c'ho un orosc' n'gràscio!"

  • Cazzottaro

    Termine lucano per definire una persona che racconta storie esagerate, come un pugile che vince sempre, ma solo a parole.

    "Gianni dice di aver pescato un tonno grande quanto una macchina! Che cazzottaro!"

  • Lu maronn' de la gamba

    Espressione lucana usata per esprimere stupore o incredulità di fronte a qualcosa di davvero sorprendente.

    "Quando ho visto Pasquale portare due damigiane di vino da solo, ho esclamato: 'Lu maronn' de la gamba, che forza!'"

  • Capatosta

    Sinonimo di testardo in lucano, indica qualcuno con la testa dura come il basalto!

    "Oh, ma sei proprio un capatosta! Ti avevano detto che l'autobus non passava da qui!"

  • Volerci la ciucciaria

    Espressione lucana che indica il bisogno di molta pazienza e abilità per affrontare una situazione complicata.

    "Per convincere zio Peppino a non litigare col vicino, ci vuole proprio tutta la ciucciaria del mondo! Mica è facile, eh!"

  • Mpezzà

    Termine lucano per indicare il mangiare in modo vorace e disordinato, come quando ti lanci sul cibo in mensa.

    "Mario arriva sempre tardi, ma appena vede il piatto non ci pensa due volte e inizia a mpezzà come un lupo affamato!"

  • Scignaré lu pözze

    Espressione colorita lucana che significa evitare un problema o una situazione complicata, come qualcuno che cerca di non cadere in un pozzo.

    "Gianni ha visto quanto erano arrabbiati, quindi ha finto un impegno urgente per scignaré lu pözze e svignarsela."

  • Gràngnulo

    Espressione lucana per indicare qualcuno che si comporta come un mammone o un piagnucolone esagerato.

    "Luigi, sei proprio un gràngnulo! Sempre a frignare perché la mamma non ti ha fatto la pasta al forno!"

  • Scrivenn cume na penna senza 'dd'isegh

    Espressione lucana per descrivere qualcuno che si comporta in modo confuso e senza meta, come una penna che non scrive bene.

    "Gianni, la smetti di gironzolare in casa? Sembri proprio uno che scrive come una penna senza 'dd'isegh!"

  • Faccia di cartell'

    Espressione lucana per indicare una persona che cambia idea o atteggiamento con facilità, come un foglio che si piega.

    "Guarda Peppino: ieri stava tutto col dottore e oggi è amico del sindaco... sempre 'na faccia di cartell'!"

  • Sciòrba

    Nel gergo lucano, significa fare confusione o combinare pasticci.

    "Giovà, hai fatto una sciòrba che non si capisce più niente!"