Verona

Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.

  • Ciabattone

    Indica un individuo che se la prende comoda, sempre rilassato e lento, come se camminasse con delle ciabatte in casa.

    "Guarda quel ciabattone di Marco, anche oggi è arrivato all'aperitivo con mezz'ora di ritardo, tranquillo come sempre!"

  • Dir con i brassi

    Parlare francamente, dire le cose come stanno senza peli sulla lingua.

    "Oh Luca, basta menare il can per l'aia, adesso è ora di dir con i brassi e spiegare a tutti sta storia del gatto e del vaso."

  • Batti il pùlo

    Modo veronese per dire di avvicinarsi, letteralmente 'batti la spalla', come richiamo per catturare l'attenzione di qualcuno.

    "Oh, batti il pùlo che ti devo raccontare cosa ha fatto ieri Marco al bar! Una roba da pazzi!"

  • Sborola

    Quando qualcuno fa il fenomeno o si atteggia come se fosse una star, ma in realtà è un po' ridicolo. Insomma, uno che va oltre nel tentativo di impressionare.

    "Luca al bar con quegli occhiali da sole e lo sguardo serio... Che sborola! Chi crede di essere, James Bond?"

  • Scaionata

    Modo veronese per dire che stai andando veloce in macchina o che hai fatto una partenza sprint al semaforo.

    "Ieri sera, uscito dal parcheggio del Bentegodi, ho dato una scaionata che i grilli si sono spostati per lasciare passare!"

  • Tasi e tira a la careta

    È un invito a non lamentarti troppo e continuare a sforzarti, anche quando le cose sembrano impossibili.

    "Marco si lamentava che il progetto era impossibile, ma gli ho detto: 'Tasi e tira a la careta, vedrai che ce la fai'."

  • Teste dure

    Modo spiritoso usato dai veronesi per descrivere qualcuno di ostinato, che non cambia idea manco se gli tiri una secchiata d'acqua.

    "Luca è proprio una delle migliori teste dure, gli ho detto cento volte di passarci a trovare, ma niente!"

  • Fare il luna parso

    Comportarsi in modo strano o bizzarro, come se si fosse perso nella luna. Essere un po' svampiti.

    "Mario è sempre con la testa fra le nuvole, oggi a lavoro ha proprio fatto il luna parso!"

  • Rosicare

    Rivedere per l'ennesima volta una commedia romantica, confrontandoti tristemente con la trama ideale perché il tuo ex non era nemmeno vicino al personaggio maschile perfetto del film.

    "Sara continua a rosicare sul divano guardando 'Tutti pazzi per amore', augurandosi che anche L'amori bustrapino le briciole di un Romeo veronese decente nel suo futuro."

  • Ridere da mato

    Quando ridi così tanto che sembra tu sia impazzito, tipo urla e lacrime in combo mentre ti reggi la pancia.

    "Luca ha raccontato quella storia al bar e mi ha fatto ridere da mato, nemmeno riuscivo a respirare!"

  • Sbrostelare

    Quando prendi amichevolmente in giro qualcuno, magari perché ha appena fatto una gaffe clamorosa. A Verona, è come dire che lo puoi 'bullizzare' senza cattiveria.

    "Michela ha sbagliato a entrare nel bar degli ultras avversari, l'abbiamo sborstela per tutta la partita!"

  • Filo de notte

    Usato per descrivere quel momento speciale della sera in cui decidi di seguire una conversazione intrigante solo perché sai che potrebbe finire in avventure epiche.

    "Ieri sera ero cotto, ma quando è iniziata la storia del filo de notte, ho preso il cappotto e via a vivere l'avventura!"

  • Gozzona

    Tipico individuo che non conosce responsabilità, sempre fuori a divertirsi senza pensieri nel mondo.

    "Guarda quel lì, invece di andare a lavoro è in piazza. Sempre la solita gozzona!"

  • Tirar carretta

    Quando vai a lavorare e ti sembra di trascinare un carro pieno di mattoni tutto il giorno. Insomma, quando il lavoro è una faticaccia tremenda.

    "Anche oggi a tirar carretta in ufficio, magari domani vinco alla lotteria e mollo tutto!"

  • Ultimo ponte

    Il fine settimana lungo che ogni studente universitario aspetta per tornare a casa e godersi l'Italia in miniatura: un mix epico di pigiami, divano e mamma che cucina.

    "Fra', arriva 'sto ultimo ponte e me ne torno a Verona, la vita da fuori sede è bella ma il cibo di mammà non ha prezzo!"

  • Mona come la pioggia

    Detto di una persona che sembra avere la stessa utilità o intelligenza della pioggia quando non hai l'ombrello: cioè, ti manda fuori gioco.

    "Ma guarda quel mona come la pioggia, c'è il sole e lui esce con l'impermeabile!"

  • Stracapazzo

    Quando sei completamente sfatto dopo una serata strepitosa, tipo che il giorno dopo ti sembra di aver attraversato un uragano.

    "Ieri sera al concerto ci siamo divertiti da matti, ma stamattina sono stracapazzo e non riesco neanche ad alzarmi dal letto!"

  • Cansòn

    Quando qualcuno ti fa venire il latte alle ginocchia, ripetendo sempre le stesse cose o essendo noioso come una canzone che non sopporti più.

    "Ogni volta che Marco parla del suo nuovo hobby mi viene un cansòn che potrei addormentarmi sul posto!"

  • Amarsi i bigoli

    Quando qualcuno si mette a parlare così tanto di sé stesso da diventare insopportabile, con l'ego gonfio come un piatto di bigoli.

    "Gianni ieri sera ha passato tutta la cena ad amarsi i bigoli: 'Io qua, io là', non ne potevo più!"

  • Strasì

    Uno stato di super soddisfazione e relax totale, come quando sei mollemente spaparanzato sotto il sole al Lido Garda.

    "Oh raga, dopo aver mangiato quei tortellini a Valeggio, mi sono messo nel prato ed ero strasì, mancava solo la spiaggia!"

  • Povero Cristo

    Si usa per chi si ritrova sempre nei guai, un po' sfigato ma con un cuore grande. Lo dici quando vedi qualcuno che non riesce mai a cavarsela neanche volendo.

    "Luca è arrivato in ufficio bagnato fradicio perché la bici l'ha lasciata alla fermata sbagliata. Povero Cristo, non gliene va mai bene una."

  • Molà el tacuin

    Vuol dire rinunciare, mollare tutto, come quando decidi di fregartene e lasciare andare le preoccupazioni e i problemi, proprio come un vero nobile che non si abbassa ai guai.

    "Oh Leo, invece de stressarte con 'sto lavoro noioso, molà el tacuin e vieni a farti due spritz con noi al bar!"

  • Far Castello

    Significa creare un dramma o fare una scenata per qualcosa di piccolo, come se stessi costruendo un castello di problemi dal nulla.

    "Basta far castello perché t'ho finito la Nutella! Domani te ne compro un'altra."

  • Smistare la legna

    Improvvisare una pausa pranzo con snack veloci durante un lavoro o attività intensa. Come quando ti prendi due minuti per nutrirti nel bel mezzo di qualcosa.

    "Oh raga, prima di continuare con 'sto trasloco, smistiamo la legna e ci facciamo uno spuntino al volo!"

  • Fare el molòn

    Quando qualcuno cammina distrattamente senza meta, come se avesse perso la testa tra le nuvole. Tipico di chi non sta attento o è un po' svagato.

    "Guarda quel tipo là che gira in piazza Brà... sta proprio facendo el molòn, gli devi suonare per farlo spostare col motorino!"

  • Sciala in scarpette

    Modo veronese di dire 'prenditela comoda' quando sei a tuo agio, come se fossi in pantofole. Perfetto per quel sabato mattina pigro dopo una serata lunga.

    "Oh Marco, oggi niente novità al lavoro, sto qui nel mio ufficio a casa e me la scialo in scarpette fino a pranzo!"

  • Bacàn

    Un tipo fico, super cool, che se la tira un po', ma alla fine ci sta.

    "Hai visto Luca ieri sera al bar? Con quella giacca nuova era proprio un bacàn!"

  • Balengo

    Termine usato per descrivere una persona eccentrica, un po' fuori di testa, che fa cose strambe senza un motivo apparente. In altre parole, uno scapestrato simpaticone.

    "Quando ho visto Marco ballare il tango da solo in piazza alle tre del mattino, ho capito che era proprio un balengo!"

  • Bancàr

    Andare a fare un giro in centro, magari con una sosta in qualche caffè o negozio. Più un'attività di socializzazione che altro.

    "Oh raga, oggi pomeriggio ci troviamo e andiamo a bancàr? Devo farmi vedere con gli amici davanti al Caffè Dante!"

  • Rosso Canal

    Espressione veronese per descrivere qualcuno che si imbarazza facilmente, diventando rosso come il vino Amarone.

    "Guarda 'sto Rosso Canal, basta che si parli d'amore e subito diventa rosso come un peperone!"

  • Brusà la ciòpa

    Vuol dire fallire un esame, fare una figuraccia clamorosa dove ti bruci tutte le possibilità immaginabili.

    "Ho talmente brusà la ciòpa all'esame che il prof mi ha chiesto se stavo scherzando o lo facevo sul serio!"

  • Cioè, oh

    E' il modo veronese di dire 'davvero?', 'sul serio?' o esprimere incredulità davanti a qualcosa di assurdo che ci raccontano.

    "Ha detto che ha corso la maratona in due ore e dieci minuti. E io ero lì: 'Cioè, oh, ma per davvero?'"

  • Far el presente

    Letteralmente significa 'fare il presente', usato quando qualcuno si fa notare o vuole mettersi in mostra, a volte pure troppo.

    "In Piazza Bra l'altra sera Pierino continuava a far el presente con la sua Vespa nuova: accendeva, spegneva, sgasi qua e là... manco gli fosse un gran premio!"

  • Far el torsiòn

    Fare il furbo, comportarsi in modo da guadagnare un vantaggio sugli altri senza che se ne accorgano.

    "Oh Luca, l'hai visto Marco ieri al bar? Ha fatto el torsiòn coi conti e ci ha lasciato pagare tutto a noi. Furbo lui!"

  • Fare il furlàn

    Quando uno sta per lasciare una festa o un incontro in punta di piedi, senza salutare nessuno. È come sparire all'improvviso, alla chetichella.

    "A metà serata, Luca ha deciso di fare il furlàn e ce lo siamo ritrovati già a casa mentre noi eravamo ancora lì a ballare!"

  • Tasi chel pivello

    Un modo colorito per dire a qualcuno di stare zitto o smettere di parlare quando se ne sta uscendo con sciocchezze. Usato spesso tra amici come presa in giro amichevole.

    "Oh Marco, ieri notte dicevi di aver trovato il tesoro dei pirati sotto l'Adige... tasi chel pivello!"

  • Fare occhio al limone

    Quando guardi qualcosa con grande attenzione e concentrazione, come se stai spremendo tutte le informazioni possibili da essa.

    "Sto facendo occhi al limone su questa ricetta di risotto! Devo prepararlo per la nonna senza fare un disastro."

  • Far spallucce

    Quando non te ne frega niente di ciò che sta succedendo e lo fai capire con un'alzata di spalle. A Verona significa 'risolverla alla buona'.

    "Mario, il capo è impazzito per quel progetto! E lui? Niente, ha fatto le solite spallucce e se n'è andato al bar."

  • Can de note

    Usato per descrivere una persona che non si fa mai vedere in giro di giorno ma che spunta solo di notte, come un vero animale notturno.

    "Ma quel Gianni è proprio un can de note, fuori casa dopo il tramonto e invisibile al mattino!"

  • Ciacola

    Gossip e chiacchiere spensierate, spesso fatte quando ci si ritrova al bar o in piazza.

    "Ieri al baretto solito c'era la solita ciacola su chi ha parcheggiato il trattore al posto per disabili!"

  • Toletta

    Fare il palo mentre aspetti che succeda qualcosa, tipo quando fai da guardia al parcheggio in centro.

    "Stasera tocca a te fare la toletta finché non trovo posto per la macchina, così magari evitiamo la multa."