Cosa significa "Scattapanza"?

  • Termine usato per descrivere chi mangia con grande entusiasmo e senza sosta, fino a sentirsi quasi scoppiare.

    "Dopo la festa di matrimonio, Luigi era un vero 'scattapanza': ha spazzolato tre piatti di orecchiette come se non ci fosse un domani!"

  • Nel contesto sportivo, lo 'scattapanza' è colui che pretende di condurre una vita sana frequentando la palestra, ma non rinuncia a mangiare tutto ciò che trova nel post-allenamento, vanificando ogni sforzo.

    "Franco ha corso per un'ora al parco e poi è diventato uno 'scattapanza': uscendo dalla palestra, si è tuffato su una vasca di gelato da mezzo chilo senza pensarci due volte."

  • Utilizzato per definire un turista a Firenze che non riesce a resistere alla tentazione di assaggiare ogni piatto tipico del luogo scattando foto con lo stomaco visibilmente dilatato in tutte le più famose trattorie.

    "Dopo aver condiviso su Instagram ogni pietanza dal lampredotto fino ai cantucci col vin santo, Carla era ufficialmente la 'scattapanza' del giorno mentre posava soddisfatta davanti al Ponte Vecchio."

  • Una persona che esagera nell'atteggiamento di rilassarsi sul divano dopo aver mangiato tantissimo, spesso emettendo gemiti di piacere e sfinimento.

    "Dopo pranzo, Marco è diventato proprio uno 'scattapanza': sul divano, con la camicia aperta e il telecomando in mano, sembrava un re stanco del suo banchetto."

  • Espressione usata per descrivere chi si lancia in un tour gastronomico tra i bacari veneziani, spostandosi di osteria in osteria e abbuffandosi di 'cicchetti' fino a sentirsi parte del Canal Grande.

    "Durante il nostro 'bacaro tour', Lucia era una vera 'scattapanza': tra baccalà e polpetti, rideva e abbracciava l'acqua come se il Canale fosse il suo banchetto privato."

  • Si riferisce a chi prepara cibo in quantità esagerate per una cena, finendo sempre con pasta pasticciata infinita, tristemente congelata per mesi come monumento al suo entusiasmo culinario.

    "Al compleanno di Laura tutti abbiamo fatto gli 'scattapanza': ci serviva un esercito per finire quei chilometrici vassoi di lasagne. Ora il freezer è un museo della resistenza calorica."

  • In ambito scolastico, 'scattapanza' è il compagno che durante la ricreazione divora tutto il contenuto del suo zaino come se fosse una gara di mangiate.

    "All'intervallo, Tony è stato un vero 'scattapanza': ha tirato fuori tre panini, una busta di patatine e un pacchetto di cioccolatini. Dopo, sembrava in coma alimentare: si è addormentato sulla cartella inventando scuse."

  • Usato per indicare un festival culinario cittadino in cui gli abitanti del luogo gareggiano per chi riesce a mangiare la quantità più grande di tortellini entro un tempo definito, spesso causando inevitabili conseguenze gasistiche o risate collettive.

    "Durante la Fiera della Gastronomia, Gianni è stato incoronato 'Scattapanza' dopo aver ingurgitato cinquanta tortellini in due minuti; il suono della sua pancia parlante ha poi tenuto banco il resto della serata!"

  • Termine usato per chi si improvvisa esperto di cucina ligure ma finisce per esagerare con porzioni abbondanti, insultando involontariamente la tradizionale parsimonia genovese.

    "Al pranzo 'fai-da-te' al ristorante, Elisa si è guadagnata il titolo di 'scattapanza': ha spazzolato tre piatti di focaccia col formaggio e ha minacciato un biscottino con le sue discussioni post-abbuffata."

  • Persona tipica delle sagre sarde che sorveglia attentamente il porceddu arrostito: controlla ogni fase della cottura e sarebbe capace di mangiarselo tutto da solo, isolandosi dagli altri per godersi il suo trofeo in silenzio.

    "Alla Sagra del Porceddu di Luogosanto, Giovannino era un vero 'scattapanza': ha piantato la sedia vicino al fuoco e quando gli ospiti sono arrivati a prendere le fette, si è trasformato in un guerrigliero col sorriso unto."